Lego vuole attenersi alla diversità umana. Il famoso produttore danese ha presentato
questa settimana alla Fiera del giocattolo di Norimberga un nuovo personaggio: un
giovane disabile in sedia a rotelle, accompagnato dal suo cane guida. E’ la risposta
ad una recente polemica che aveva visto coinvolto il celebre marchio a cui veniva
contestato che le persone con disabilità erano assenti dalla gamma di tipologie.
Il movimento #ToylikeMe (giocattoli come me) aveva denunciato la mancanza di Lego
disabili portando oltre 20mila persone a firmare una petizione online sul sito Change.org
per invitare i vertici dell’azienda a cambiare rotta, in quanto aveva escluso oltre
150 milioni di bambini disabili, che non si vedono così rappresentati. L’obiettivo
è quello di cambiare le percezioni culturali. A Lego viene chiesto di usare la sua
grande influenza per trasmettere un messaggio positivo. Anche MATTEL evidenzia Giovanni
D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”, aggiunge alla Barbie
originale altre tre dalle forme più pronunciate. Per la prima volta nei suoi 56
anni di vita, sono destinate a mutare, adeguandosi ai tempi e ai modelli attuali
e nel tentativo di bloccare l’emorragia delle vendite. Nella nuova linea saranno
quindi disponibili quattro diverse morfologie: a quella originale (le proporzioni
del cui fisico non corrispondono a quelle di nessuna donna) se ne affiancheranno
altre tre, con anche più tornite, vita meno sottile e curve piuttosto abbondanti.
La capacità d’evolvere di questa bambola, pur restando fedele al suo spirito, contribuisce
in modo determinante a fare di lei la numero uno al mondo, hanno spiegato i vertici
della Mattel, l’azienda produttrice.