Problemi nell’appalto delle pulizie all’Asp di Reggio La denuncia di S.U.L.P.I
Il mondo del lavoro, nella nostra amata terra di Calabria, diventa sempre più complicato e difficile persino quando ci sono tutti i presupposti per garantire un rapporto di lavoro a tempo indeterminato normale tranquillo e di benessere economico per tante famiglie bisognose. Queste prerogative le ritroviamo negli appalti di servizi esternalizzati dalla Pubblica Amministrazione. Purtroppo non sempre è così. Difatti quando il privato assegnatario dell’appalto, si ritrova con un capitolato di servizi difforme dalla realtà rappresentata dal posto di lavoro in cui deve operare, dove scegliere se lavorare a perdere e assicurare tutte le attività, oppure attenersi all’appalto e creare disservizi. All’Ospedale di Polistena si è scelta la prima ipotesi sulla base di accordi verbali prima e di atti formali dopo mai onorati con delibera e integrazione di appalto.
La storia inizia quando all’ASP di Reggio Calabria, dopo ricorsi e contro ricorsi, è stata aggiudicata la gara d’appalto delle pulizie e sanificazione per tutte le strutture ospedaliere e servizi della provincia di Reggio Calabria. Ancor prima del passaggio dei dipendenti, dalla società uscente a quella subentrante, su richiesta delle confederazioni sindacali si è tenuto un tavolo di trattative presso l’Ispettorato Provinciale del Lavoro, dove è stato sottoscritto un accordo che prevede il taglio del 50% dell’orario di lavoro già in essere con la società uscente. Una decisione incomprensibile, stante la stessa connotazione delle attività da garantire in tutti gli ospedali e strutture dell’ASP di Reggio Calabria. Difatti, tutte le società facenti parte dell’A.T.I., subentrante all’appalto, hanno mantenuto le stesse modalità e prestazioni dell’appalto precedente, tutti tranne la S.G.S. aggiudicataria del lotto facente capo all’Ospedale di Polistena che ha dovuto operare il taglio delle ore lavorative del 50%. Questo taglio operato dalla S.G.S. era dovuto al fatto che l’Ospedale di Polistena, pur essendo classificato come Spoke al pari di quello di Locri, non veniva riconosciuto ad alto e medio rischio ed i metri quadri da pulire erano superiori a quelli riportati nel capitolato d’appalto.
Questa triste storia è stata denunciata più volte pubblicamente, non ultimo in un convegno sull’Atto Aziendale dove era presente il Commissario dell’ASP Giacomino Brancati. Quest’ultimo su specifica domanda posta dal SULPI in quella sede, rispondeva che la gara delle pulizie è stata fatta a ribasso per favorire qualcuno ed è oggetto di indagine della Procura della Repubblica. Intanto chi gestisce l’intera sanità provinciale cosa dovrebbe fare, attendere le risultanze della Procura o porre rimedio agli errori fatti e ridare dignità ai lavoratori dell’impresa di pulizie, agli ammalati e al personale Medico, Infermieristico ed Ostetrico dell’Ospedale di Polistena? Su questa problematica, il SULPI ha indetto una giornata di sciopero per il 13 aprile e la Prefettura di Reggio Calabria ha attivato la procedura di raffreddamento convocando le parti in causa: ASP, capofila dell’A.T.I., S.G.S. e SULPI, alle 9,30 di giorno 14/04/2016. Espletata tale procedura, qualora le risultanze non saranno positive, la giornata di sciopero si terrà nella giornata del 19/04/2017.
IL SEGRETARIO REGIONALE S.U.L.P.I.
Giuseppe Gentile