Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 07 AGOSTO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Procedimento “Eureka”, la Corte di Cassazione annulla procedimento sequestro della Società “Caffè In” In accoglimento del ricorso presentato dagli Avv.ti Giambattista Colombo, Guido Contestabile, Bruno Larosa e Silvia Forestieri, nell’interesse di Giorgi Francesco, Giorgi Caterina e Giorgi Sebastiano

Procedimento “Eureka”, la Corte di Cassazione annulla procedimento sequestro della Società “Caffè In” In accoglimento del ricorso presentato dagli Avv.ti Giambattista Colombo, Guido Contestabile, Bruno Larosa e Silvia Forestieri, nell’interesse di Giorgi Francesco, Giorgi Caterina e Giorgi Sebastiano

| Il 12, Lug 2024

In accoglimento del ricorso presentato dagli Avv.ti Giambattista Colombo, Guido Contestabile, Bruno Larosa e Silvia Forestieri, nell’interesse di Giorgi Francesco, Giorgi Caterina e Giorgi Sebastiano, la Corte di Cassazione ha annullato il provvedimento di sequestro del capitale sociale e del patrimonio aziendale della società “Caffè In s.r.l.” del 05.02.2024, nell’ambito del proc. c.d. “Eureka”.
Si trattava di una nuova richiesta accusatoria di sequestro preventivo delle quote aziendali – avanzata dalla DDA reggina il 04.08.2023 e solo parzialmente accolta dal GIP – intervenuta dopo un procedimento cautelare che aveva cristallizzato l’insussistenza prove alla base delle presunte dinamiche illecite sostenute dall’accusa.
Difatti, con una prima ordinanza del 13.03.2023, era stato disposto il sequestro delle quote sociali delle società di diritto italiano “Caffè In s.r.l.” e delle società di diritto portoghese “Compagnia del Gusto Restauraçao Lda”, “Belloro Unipessoal Lda”, “Teclamania Restauraçao Lda”, “Bovamaria Investimentos Unipessoal Lda”, “Fe&Me Investimentos Unipessoal Lda”, “Lazagio Italy Restauraçao Lda”, “Vanilladevotion Lda”, “Sabores de Seda Unipessoal Lda”, “Asteriskategory Unipessoal Lda”.
Il T.D.L. reggino ha annullato il provvedimento con riferimento al capo 2) dell’imputazione e, con diverse e separate ordinanze, ha annullato in toto i decreti di sequestro preventivo d’urgenza eseguiti nei confronti di Domenico Giorgi, Francesco Giorgi e Maria Pelle.
Rispetto alle società portoghesi, la Corte di cassazione, con sentenze del 14.12.2023, ha annullato con rinvio i provvedimenti del T.D.L., poi nuovamente confermati dal Tribunale reggino.
In tale quadro di erosione generale dell’impostazione accusatoria, si è innestata la nuova richiesta di sequestro preventivo delle quote sociali della società “Caffè in s.r.l.” – basata nuovamente sulla presunta esistenza di un’associazione per delinquere aggravata ex art. 416 bis 1 c.p. e dedita alla commissione di reati di intestazione fittizia di quote societarie ed autoriciclaggio – solo parzialmente accolta dal GIP di Reggio Calabria con ordinanza del 05.02.2024, avverso la quale la difesa degli imputati aveva proposto istanza di riesame davanti al T.D.L., da quest’ultimo rigettata.
Il ricorso per cassazione proposto dalla difesa, dopo aver sostenuto l’assenza di riscontri certi a supporto delle accuse (non essendoci alcuna prova della fittizietà delle intestazioni, né dell’illegittima provenienza delle risorse utilizzate per l’acquisto o la realizzazione delle attività imprenditoriali), ha nuovamente dimostrato, anche attraverso relazioni tecniche peritali a cura del dott. Francesco Deraco, l’estraneità degli indagati a dinamiche illecite e, al contempo, la liceità delle iniziative aziendali relative alle società stesse.
Accogliendo le tesi difensive degli Avv.ti Giambattista Colombo, Guido Contestabile, Bruno Larosa e Silvia Forestieri, la Suprema Corte ha annullato l’ordinanza con rinvio al Tribunale del Riesame per una nuova valutazione nel merito.
L’auspicio è che tale nuovo giudizio segni la fine di un percorso giudiziario che, fondandosi su astratte congetture, rischia unicamente di pregiudicare irrimediabilmente una lecita e florida realtà imprenditoriale.