Processo Mills, Berlusconi in aula
redazione | Il 16, Mag 2011
Quinta volta in tribunale a Milano, tra i testi anche Briatore
Processo Mills, Berlusconi in aula
Quinta volta in tribunale a Milano, tra i testi anche Briatore
(ANSA) MILANO – Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è arrivato al Palazzo di giustizia di Milano dove prenderà parte all’udienza sul processo Mills, nel quale è imputato per corruzione in atti giudiziari. Da fine marzo è la quinta volta che il premier si presenta in aula per i processi nei quali è imputato. A differenza delle altre udienze, che hanno visto contestazioni e tensioni tra sostenitori e contestatori del premier, oggi fuori dall’ingresso laterale del tribunale in via Friguglia la situazione appare molto più tranquilla. Sono appena una decina le persone che, al di là delle transenne, hanno esposto cartelli contro Berlusconi (‘Sei la nostra vergogna’, ‘Chi e’ contro i magistrati è contro la legge’). Ancora meno i simpatizzanti del premier, dopo che il coordinamento del Pdl lombardo ha invitato a limitare le manifestazioni d’affetto, dato che sono ancora in corso le elezioni.
CORI ANTI BERLUSCONI FUORI DAL TRIBUNALE – ‘Fuori i mafiosi dallo Stato’ e ‘Vergogna, vergogna’: sono i cori che lo sparuto drappello di contestatori ha intonato, più che altro ad uso delle telecamere, fuori dal Palazzo di Giustizia di Milano, dove è in corso l’udienza del processo Mills che vede imputato il premier Silvio Berlusconi, presente oggi in aula. Molto più numerosi dei manifestanti sono i poliziotti e i carabinieri che sin dalla mattina presto presidiano tutta via Friguglia, così come le troupe televisive e i giornalisti appostati davanti all’ingresso del tribunale.
PDL LOMBARDO A FANS,RISPETTIAMO SILENZIO ELEZIONI – Il coordinamento del Popolo della Libertà Lombardo ha emesso una nota nella quale “invita tutti i militanti e sostenitori del Presidente del Consiglio abituati in queste settimane ad accoglierlo al palazzo di Giustizia di Milano in occasione delle recenti udienze giudiziarie, a rispettare il silenzio elettorale rinunciando quindi ad ogni manifestazione di affetto”.
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