Processo Minotauro, in aula parla Varacalli
redazione | Il 23, Nov 2012
Il collaboratore di giustizia è uno dei testi chiave dell’accusa
Processo Minotauro, in aula parla Varacalli
Il collaboratore di giustizia è uno dei testi chiave dell’accusa
TORINO – Il collaboratore di giustizia Rocco Varacalli è comparso nell’aula bunker delle Vallette a Torino per testimoniare al maxi processo Minotauro contro la ‘ndrangheta del Torinese. Gli imputati sono 73. Varacalli, considerato uno dei testi chiave dall’accusa, ha esordito raccontando come è entrato in contatto con il mondo della criminalità, spiegando di aver cominciato a trafficare in droga a 17 anni, quando da due anni si era trasferito dalla Calabria a Torino per lavorare come muratore, su invito di un autotrasportatore, e di essere entrato nella ‘ndrangheta nel 1994, ventiquattrenne.
C’E UN LOCALE AD ALESSANDRIA
Ad Alessandria c’e un ‘locale’ della ‘ndrangheta: lo ha detto oggi il pentito Rocco Varacalli testimoniando a Torino al maxi processo Minotauro. Varacalli ha spiegato che fu ”aperto” dalla cosca di Natile di Careri, in Calabria, così come quello di Torino, di cui lui faceva parte, e quelli in Australia. Sulla presenza della ‘ndrangheta nel Basso Piemonte e’ stato celebrato un processo, nelle scorse settimane, che però si è chiuso con l’assoluzione di tutti gli imputati. Varacalli ha detto che per aprire un Locale “servono non meno di 49 uomini, tutti ‘ndranghetisti”.