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TAURIANOVA (RC), VENERDì 18 OTTOBRE 2024

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Processo Pantano, testimoni d’accusa non aiutano Procura Un teste escusso ammette di non essere informato sulla ricettazione del giornalista, l'altro non si presenta perché in vacanza

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Seconda udienza nel Tribunale di Palmi del processo contro il giornalista Agostino Pantano che risponde del reato di ricettazione, per aver pubblicato nel 2010 un’inchiesta sullo scioglimento per mafia del consiglio comunale di Taurianova. Pantano, difeso dagli avvocati Salvatore Costantino e Claudio Novella, che sullo stesso lavoro giornalistico all’epoca pubblicato dal quotidiano Calabria Ora viene processato per la seconda volta, rischia una pena dai due agli 8 anni di reclusione, poiché la procura ritiene che egli abbia attinto le informazioni da un documento riservato, ovvero la relazione stilata dalla commissione d’accesso. L’udienza di oggi ha registrato un piccolo colpo di scena poiché uno dei due testimoni dell’accusa – l’assessore provinciale Rocco Biasi che all’epoca aveva querelato Pantano per diffamazione – non si è presentato in aula, presentando come legittimo impedimento un viaggio per vacanza che sta facendo in questi giorni. L’altro testimone richiesto dalla procura, il poliziotto cosentino che all’epoca aveva raccolto le prove nell’inchiesta sulla diffamazione – reato per il quale Pantano è stato già prosciolto – è stato sentito brevemente, spiegando di non avere contezza di fatti legati alla nuova accusa oggi imputata al cronista, ovvero la ricettazione.