Processo “Meta”: Labate e Barbieri tirano in ballo il fratello del Governatore della Calabria Scopelliti
redazione | Il 18, Feb 2012
Colonnello Giardina (Ros): “Riferisce di aver saputo di Fiume dalle intercettazioni tra Scaramozzino e Matteo Alampi. Come faceva a conoscere informative così importanti che attestavano l’appoggio a Scopelliti da parte dei De Stefano?”
Processo “Meta”: Labate e Barbieri tirano in ballo il fratello del Governatore della Calabria Scopelliti
Colonnello Giardina (Ros): “Riferisce di aver saputo di Fiume dalle intercettazioni tra Scaramozzino e Matteo Alampi. Come faceva a conoscere informative così importanti che attestavano l’appoggio a Scopelliti da parte dei De Stefano?”
REGGIO CALABRIA – La testimonianza del colonnello Giardina al processo “Meta” si bas su informativa nei periodi di indagine compresa tra il 2006-2007 relative ad intercettazioni telefoniche e ambientali. Intercettazioni nelle quali Labate e Barbieri parlano di un sistema di appalti, comunali, orientati secondo le indicazioni del fratello del Governatore Scopelliti, Tino e nel quale – secondo quanto si dicevano gli intercettati – ed erano coinvolti anche dirigenti e funzionari comunali. Labate e Barbieri, nelle loro conversazioni, indicano anche in Fiume(oggi collaboratore di giustizia) l’uomo che la cosca De Stefano avrebbe incaricato di seguire il tutto . “Labate” – ha detto il colonnello Giardina – “riferisce di aver saputo di Fiume dalle intercettazioni tra Scaramozzino e Matteo Alampi. Come faceva a conoscere informative così importanti che attestavano l’appoggio a Scopelliti da parte dei De Stefano? Il mio ufficio, ad esempio, non ha mai ricevuto un verbale relativo ai dialoghi di Antonino Fiume. Chiedo a Labate di venire a riferire anche questa circostanza” – ha concluso l’ufficiale dei Ros.