Processo Viola Marcello + 24, in appello ridotta la pena a Salvatore Fazzalari
redazione | Il 11, Nov 2011
Il reato contestato è di associazione a delinquere di stampo mafioso. Avv. Antonino Napoli: “La Corte di Assise di Reggio Calabria ha riconosciuto al coimputato la riduzione di un terzo della pena previsto per rito abbreviato”
Processo Viola Marcello + 24, in appello ridotta la pena a Salvatore Fazzalari
Il reato contestato è di associazione a delinquere di stampo mafioso. Avv. Antonino Napoli: “La Corte di Assise di Reggio Calabria ha riconosciuto al coimputato la riduzione di un terzo della pena previsto per rito abbreviato”
REGGIO CALABRIA – Accolta dalla Corte di Assise di Appello la richiesta dell’Avvocato Antonino Napoli
di concessione della riduzione per il mancato accesso al rito abbreviato per dissenso
del Pubblico Ministero.
La Corte di Assise di Appello ha accolto la richiesta formulata dall’Avvocato Antonino
Napoli nell’interesse del taurianovese Salvatore Fazzalari di riduzione della pena
di un terzo per il rito abbreviato non ammesso a causa dell’opposizione del Pubblico
Ministero.
L’istante era stato condannato ad 8 anni di reclusione per associazione a delinquere
di stampo mafioso nell’ambito del processo Viola Marcello + 24 che ha trattato
il cosiddetto “Venerdì Nero” ove in un solo giorno furono uccisi Pasquale Sorrento,
Grimaldi Giuseppe (la cui testa mozzata fu fatta oggetto di un macabro tiro al bersaglio)
e Giovanni e Rocco La Ficara.
Il Fazzalari aveva formulato, all’udienza preliminare del 9 marzo 1993, istanza
di definizione del procedimento nelle forme del rito abbreviato cui però non si
è dato corso per dissenso del Pubblico Ministero. Analoga richiesta aveva formulato,
nella stessa sede, altro coimputato ed anche per la sua posizione l’organo dell’accusa
aveva dissentito ritenendo che la loro posizione, e quella di tutti gli altri che
avevano chiesto il rito alternativo, necessitasse del vaglio dibattimentale.
Con la sentenza nel processo Viola Marcello + 24 la Cassazione aveva riconosciuto
al coimputato il diritto alla riduzione di un terzo previsto per il rito abbreviato
poiché la successiva legge 16.12.1999 n. 479 aveva escluso la necessità del consenso
del Pubblico Ministero alla celebrazione del giudizio abbreviato.
L’avvocato Antonino Napoli nel richiedere l’applicazione del predetto principio
anche per il proprio assistito ha osservato che il riconoscimento della diminuente
nei confronti del coimputato, operato in sede di legittimità, in relazione all’istanza
formulata all’udienza preliminare ed il mancato accesso al rito alternativo richiesto
per dissenso da parte del Pubblico Ministero, espresso cumulativamente per coloro
che ne avevano fatto richiesta, configura certamente una situazione comune al Fazzalari
ed all’altro coimputato che di quella riduzione aveva usufruito all’esito del
giudizio in Cassazione.
La Corte di Assise di Appello, in sede di esecuzione, accogliendo l’istanza dell’avvocato
Antonino Napoli ha ridotto la pena a 5 anni e 4 mesi ed ha così stabilito il principio
della concedibilità della riduzione per il giudizio abbreviato richiesto e non ammesso
per opposizione del Pubblico Ministero, quello dell’estensibilità dell’esito
favorevole della sentenza al coimputato non ricorrente ed, infine, la non rilevanza
della circostanza che la questione non abbia costituito oggetto di dei motivi di
ricorso del Fazzalari costituendo jus superveniens.