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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 21 GENNAIO 2025

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“Professionisti” evasione fiscale: arrestate 16 persone Coinvolti imprenditori ed avvocati. Sequestrati beni per un valore di quindici milioni di euro

“Professionisti” evasione fiscale: arrestate 16 persone Coinvolti imprenditori ed avvocati. Sequestrati beni per un valore di quindici milioni di euro
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Bancarotta, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, riciclaggio, autoriciclaggio, falso ideologico in atto pubblico e appropriazione indebita. Queste le accuse formulate all’interno di 16 misure cautelari eseguite dai finanziari del Comando provinciale di Messina, che in contemporanea hanno anche sequestrato beni per 15 milioni di euro nei confronti di altrettanti indagati. Delle 16 misure, due riguardano una custodia cautelare in carcere, tre domiciliari e 11 il divieto temporaneo di esercitare attività professionali o imprenditoriali.

I provvedimenti, arrivati a conclusione di una indagine diretta dalla Procura di Messina, sono stati emessi dal gip Maria Vermiglio. Secondo gli investigatori “al vertice dell’associazione c’erano due avvocati di affari messinesi e un commercialista peloritano”: questi, anche attraverso prestanome, “predisponevano” per i loro clienti “strumenti e atti giuridici per effettuare operazioni finanziarie e societarie tese a occultare il loro patrimonio ai creditori ed al fisco”.

Le “numerose operazioni illecite effettuate” riguardano il periodo che va dal 2014 al 2017 e sarebbero state eseguite “per conto di importanti gruppi imprenditoriali presenti in diverse regioni italiane”. Secondo un “consolidato schema operativo” i professionisti avrebbero svuotato rilevanti poste patrimoniali da diverse società in difficoltà trasferendoli in altre di nuova costituzione, lasciando i debiti alle società originarie. Queste ultime, poi, venivano messe in liquidazione dagli amministratori e chiuse in breve tempo all’insaputa dei creditori in modo da evitare che, nel termine di un anno, costoro potessero presentare istanza di fallimento. Tra gli imprenditori coinvolti alcuni sono operanti nel settore alberghiero, altri provengono dalla provincia di Matera e altri ancora si occupano di costruzioni e del settore alimentare in provincia di Reggio Calabria.

Gli imprenditori coinvolti, tutti destinatari della misura interdittiva sono:

– F.D’A., già proprietario del Jolly Hotel di Messina, e la moglie P.I.. I due coniugi sono attualmente proprietari di due alberghi a Chianciano Terme, posti a vincolo di sequestro;
– R.F. ed il figlio A.F. costruttori della provincia di Reggio Calabria;
– F. R. F. ed i figli G.F. e O.F. imprenditori di Policoro (MT) operanti in diversi settori economici, unitamente alla loro collaboratrice E.Z. di Milazzo (ME);
– B.L. ed il figlio V.L.. imprenditori del settore alimentare operanti della provincia di Reggio Calabria;
P.V.B. faccendiere di Milano.