Promuovere una rivoluzione culturale e sostenere concretamente le donne vittime di violenza Grande successo del convegno promosso dall’associazione Libellula a Sant’Ilario dello Jonio
“L’amore ti dà il diritto di amare, non quello di vantare diritti sulla persona amata”. Questo il tema del convegno di formazione e informazione, promosso dall’associazione “Libellula”, che si è tenuto giovedì scorso presso il centro culturale “Bruno Buchet” di Condojanni – Sant’Ilario dello Jonio. In occasione della giornata internazionale contro la violenza delle donne, Libellula ha inteso organizzare questo incontro per sensibilizzare l’opinione pubblica nei territori locali riguardo al delicato tema in questione. All’incontro, che ha riscosso un ottimo successo di partecipanti, hanno preso parte il Sindaco di Sant’Ilario dello Jonio Giuseppe Monteleone, che ha fatto gli onori di casa, il segretario provinciale organizzativo Siulp (Sindacato italiano unitario dei Lavoratori della Polizia) Reggio Calabria Ferdinando Spagnolo, autore del cortometraggio proiettato, dal titolo “Lui, era mio padre” (finalista e “Menzione speciale” al “Corto Reggio Calabria Filmfest 2016”), il segretario generale provinciale Siulp Reggio Calabria Giuseppe Lupia, il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Locri Luisa D’Elia, nonché numerosi rappresentanti istituzionali del territorio locrideo. I lavori sono stati moderati da Maria Simone dell’associazione Libellula.
Il convegno non ha costituito unicamente un momento di riflessione, ma un primo impegno dei presenti per uscire dal silenzio ed imparare ad ascoltare veramente una donna. Prima di maturare la decisione di sporgere denuncia, infatti, una donna attraversa un vero calvario e avere qualcuno che inizi a sostenerla e ad aiutarla per uscire dal silenzio, è il primo impegno che devono assumersi principalmente gli amministratori. Le amministrazioni, infatti, devono promuovere punti di ascolto per le donne in difficoltà, in quanto ognuno potrebbe essere padre, fratello, figlio di una donna che vede minato il proprio diritto più grande, quello di essere semplicemente donna.
L’associazione Libellula nasce qualche mese addietro dalla volontà di un gruppo di donne che ha deciso di condividere le proprie passioni, i propri interessi ed i propri progetti, al fine di promuovere attività culturali, sociali, ludiche ed umanitarie nel territorio della Locride. Ne fanno parte Maria Simone, Ornella de Domenico, Elvira Manago’, Ida Manco, Emanuela Mandarano, Rita Bruzzese, Marianna Ferlisi, Mariella Capogreco, Antonietta Palmisani, Katia Marte. L’obiettivo principale dell’associazione è quello di contrastare e dire basta a quello che sembra ormai un fenomeno inarrestabile: in Italia, ogni tre giorni, muore una donna per mano di un uomo. L’associazione si pone dunque la sfida di promuovere una vera e propria rivoluzione culturale, che combatta la cultura patriarcale e maschilista, che spesso vede ancora la donna come un danno, nonché di collaborare al fine di evitare tante tragedie ampiamente annunciate.