Pronto soccorso Locri, chiesti interventi ministro Lorenzin Le parole di Dalila Nesci del M5s: "Inaccettabili i silenzi e l'immobilismo istituzionale"
«Sono inaccettabili i silenzi e l’immobilismo istituzionali sulla grave situazione in cui versa il Pronto soccorso di Locri. Lì, come già segnalato da addetti ai lavori, si registrano carenza di personale, inadeguatezza dei locali, problemi di sicurezza degli operatori sanitari, mancanza di percorsi assistenziali e incomunicabilità con i reparti ospedalieri». Lo afferma, in una nota, la deputata M5s Dalila Nesci, capogruppo in commissione Sanità, che ha rappresentato le criticità del Pronto soccorso dell’ospedale di Locri (Rc) in un’articolata lettera indirizzata al commissario per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario, al prefetto di Reggio Calabria, al governatore della Calabria come al presidente e ai componenti del Consiglio regionale, all’Ispettorato del Lavoro dell’area reggina, alla Procura della Repubblica e al ministro della Salute. La parlamentare, che sulle deficienze dello stesso Pronto soccorso ricorda una specifica interrogazione, in corso, della collega deputata M5s Federica Dieni, ha chiesto interventi immediati per garantire il corretto funzionamento dell’emergenza-urgenza nell’ospedale di Locri, compresi la verifica del rispetto della normativa europea sui turni e i riposi obbligatori del personale interessato e l’eventuale invio di ispettori ministeriali, «alla luce – precisa l’esponente 5stelle – dell’impossibilità, per gli operatori sanitari, di operare in modo tranquillo ed efficiente». «Mi auguro – conclude Nesci – che la politica non stia a guardare e che pretenda, come sta facendo il Movimento 5stelle, la piena tutela del diritto alla salute per la comunità di Locri e dintorni».