Pronto soccorso psicologico, la Calabria è prima al Sud Intesa tra Ordine Psicologici regionale, Aupi e consigliere Pedà. Iniziate audizioni in Commissione Sanità, si lavora al disegno di legge
L’Associazione Unitaria Psicologi Italiani (Aupi), guidata dal segretario generale Mario Sellini, insieme alla sezione regionale del sindacato, diretta da Armodio Lombardo e all’Ordine degli psicologi della Calabria, presieduto da Franco Campolo, hanno accolto l’invito del consigliere regionale Giuseppe Pedà, componente della III Sezione Sanità, iniziando a lavorare in stretta sinergia per garantire ai cittadini calabresi e agli operatori sanitari, nonché a tutte le persone che versano in una condizione di emergenza psicologica, la realizzazione di un Pronto soccorso Psicotraumatologico negli ospedali della regione. In coerenza con gli atti di indirizzo del Ministero della Salute e a seguito dell’emanazione delle linee guida della Conferenza Stato – Regioni dello scorso luglio, Aupi, Ordine e Pedà, rispondono immediatamente con un progetto concreto e innovativo sul territorio calabrese, una esperienza altamente specializzata per la gestione del trauma vicario, seguendo modelli d’intervento sviluppati e collaudati anche da altre realtà e da tantissimi anni in America.
I medici del pronto soccorso, i soccorritori, i rianimatori, il personale ausiliario ed infermieristico che lavorano nei reparti ospedalieri sono esposti a situazioni a volte estreme. Il primo obiettivo del progetto è dunque la preparazione e il benessere psicologico degli operatori sanitari che permette una migliore gestione dello stress legato a situazioni critiche, contenendo le conseguenze negative dell’impatto emotivo per se stessi oltre che per i pazienti e i loro familiari. Il secondo obiettivo è l’intervento diretto a gestire l’emergenza, a contatto con il personale medico ed infermieristico. Il terzo obiettivo è la presa in carico degli utenti coinvolti. E, parallelamente, lo sviluppo di una comunicazione orientata a gestire eventi traumatici. Il progetto si articola in diverse fasi. Il primo passo è quello relativo alla formazione del personale operante in Sanità che deve saper riconoscere nel paziente e nei propri collaboratori il bisogno di aiuto psicologico e quindi quella del personale altamente qualificato che opera in questo specifico settore.
Per rendere operativo il Piano è necessario, per gli psicologi, iniziare con una fase che prevede la presenza di uno psicologo negli ospedali nei weekend e la disponibilità in caso di emergenza. Successivamente integrare la figura dello psicologo al lavoro quotidiano dei medici e degli infermieri, nonché negli sportelli di ascolto soprattutto rivolti ai giovani e alle donne vittime di violenza. Il Piano procede velocemente. La commissione Sanità ha già audito parte delle organizzazioni e associazioni interessate al progetto. E’ iniziato un percorso di condivisione utile alla stesura del relativo disegno di legge che, se approvato, consentirà a cittadini e operatori calabresi di usufruire, gratuitamente, di un progetto che guarda al benessere e alla persona prima di ogni cosa. Ciò al fine di instaurare un clima sereno in condizioni di caos, soprattutto in una regione in cui il servizio sanitario è in grande difficoltà, con ripercussioni quotidiane su pazienti e operatori. “Siamo certi che aiuteremo cittadini e operatori a gestire le emergenze” affermano i promotori del progetto, Pedà, Sellini, Campolo e Lombardo.