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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 21 GENNAIO 2025

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Proposta modifica regolamento comunale spettacoli viaggianti Presentata dal capogruppo PSI al Comune di Reggio Calabria, Antonio Ruvolo, insieme ad alcuni cittadini volontari dell’Associazione antispecista, ReggioVeg

Proposta modifica regolamento comunale spettacoli viaggianti Presentata dal capogruppo PSI al Comune di Reggio Calabria, Antonio Ruvolo, insieme ad alcuni cittadini volontari dell’Associazione antispecista, ReggioVeg
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REGGIO CALABRIA – Il capogruppo PSI al Comune di Reggio
Calabria, avv. Antonio Ruvolo, insieme ad alcuni cittadini volontari di
un’Associazione antispecista, ReggioVeg, si sono impegnati per presentare
una proposta di modifica all’attuale Regolamento Comunale relativo agli
Spettacoli Viaggianti.

Alla fine del 2016, erano state già consegnate – con l’ausilio del
Presidente del Consiglio Comunale Demetrio Delfino – più di 650 firme
propedeutiche ad eventuali modifiche dei regolamenti vigenti: la città di
Reggio Calabria aveva chiaramente espresso il suo fermo ‘No’ ai circhi che
utilizzano animali per i propri spettacoli.
Rispetto alla prima proposta portata presso la Commissione di competenza,
sono state apportate diverse modifiche che mirano a fornire al Comune uno
strumento utile per far sì che gli animali vengano quanto più possibile
rispettati sul proprio territorio. L’attuale Amministrazione si è
dimostrata realmente sensibile alle tematiche relative agli animali (ne è
un esempio l’istituzione del Regolamento Tutela per i Diritti degli Animali
e dell’Ambiente e prevenzione del randagismo, presentato dal Consigliere
Quartuccio lo scorso anno).

I proponenti dichiarano di accogliere con favore tutte le performance
realizzate dagli artisti circensi che ogni giorno si impegnano duramente
per offrire uno spettacolo piacevole e di intrattenimento culturale,
scegliendo di dedicare la propria vita al circo; lo stesso non si può
asserire degli animali che sono costretti a vivere in condizioni
sicuramente non compatibili con il proprio patrimonio genetico (lo stesso
dei propri simili che vivono in libertà). La detenzione e l’addestramento
coincidono giocoforza con violenze fisiche e psicologiche e privazioni del
cibo e libertà di movimento.

Sotto l’aspetto squisitamente educativo, i cittadini sottoscrittori sono
concordi nel sostenere che non vi sia nulla di formativo per i bambini che
assistono ai succitati spettacoli. Ciò è confermato da un numero
consistente di psicologi che, alla luce di diversi studi effettuati, hanno
categoricamente accerto la dannosità in termini pedagogici di uno show
basato sul comando e lo sfruttamento di animali inermi: i bambini imparano
già in tenerissima età a compiacersi di situazioni che dovrebbero invece
generare un profondo senso di ingiustizia e indignazione.

La Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali proclamata a
Bruxelles il 27/01/1978 su iniziativa UNESCO, recita all’art. 4: “ogni
animale cha appartiene a una specie selvaggia ha il diritto di vivere
libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico e ha il
diritto di riprodursi; ogni privazione di libertà anche se a fini educativi
è contraria a questo diritto”, e all’art. 10: “nessun animale deve essere
usato per il divertimento dell’uomo; le esibizioni di animali e gli
spettacoli che utilizzano degli animali sono incompatibili con la dignità
dell’animale”.