Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 27 GENNAIO 2025

Torna su

Torna su

 
 

Prostituzione in Svezia: pesanti multe per i clienti

Prostituzione in Svezia: pesanti multe per i clienti

| Il 07, Giu 2014

Possono essere rintracciati, arrestati e multati

Prostituzione in Svezia: pesanti multe per i clienti

Possono essere rintracciati, arrestati e multati

 

In nome della parità di genere che la Svezia cerca di sradicare la prostituzione.
La prostituzione è una violenza dell’uomo contro la donna Pagare per avere sesso
è diventata una vergogna profonda La normativa svedese è un esempio per tutta Europa
varata nel 1999, l’unica in Europa che, ad oggi, si sia dimostrata capace di contrastare
il crimine organizzato legato al mercato del sesso. Funziona anche grazie al consenso
dell’80% della popolazione. Una ricetta che funziona, un atto coraggioso applicato
ormai da 15 anni considerando che secondo le rilevazioni delle autorità ha visto
calare la prostituzione nelle strade di Stoccolma.Mentre l’Italia ha preso la direzione
opposta evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”.
L’obiettivo è proprio quello di regolarizzarla con una legge conferendo un patentino
professionale che prevede l’apertura di una partita IVA per pagare le tasse con
l’opportunità di prostituirsi in appartamenti in base ad un permesso ottenuto
dal Comune e dei controlli psicofisici da effettuare. Attualmente la prostituzione
in Italia è regolamentata dalla legge Merlin, Legge 20 febbraio 1958, n. 75, con
cui viene recepita la Convenzione di New York, appellandosi al modello abolizionista.
La legge porta il nome della deputata socialista che la propose e portò alla chiusura
delle case chiuse con il divieto di praticare la prostituzione anche in case private.
Il principio è quello della limitazione della prostituzione non con il divieto diretto
ma tramite lo “sfruttamento di un’altra persona anche se consenziente”, tra
cui anche il “mantenimento, direzione o amministrazione o contributo a finanziare
una casa chiusa”. In Europa i modelli di riferimento sono tre: il modello proibizionista,
il modello abolizionista e il modello regolamentarista. Come l’Italia, la maggior
parte dei Paesi europei adotta il modello abolizionista, quello cioè che punta alla
sua abolizione senza colpire a livello penale le persone che la praticano. Tre grandi
paesi del Nord (Svezia, Norvegia e Islanda) applicano il modello neo-proibizionista
per cui si punisce il cliente, pur vietando la pratica della prostituzione a livello
generale. Molti sono anche i paesi che hanno scelto il modello proibizionista, soprattutto
nell’Europa dell’Est. Alcune nazioni hanno invece optato per il modello regolamentarista,
quello che non vieta la prostituzione ma dà delle regole: Olanda, Germania, Turchia,
Austria, Svizzera, Grecia, Ungheria e Lettonia hanno reso la prostituzione legale.
Per regolamentarla si sono introdotte tasse e restrizioni, come luoghi preposti (i
famosi “quartieri a luci rosse”), l’obbligo di controlli sanitari e di segnalazione
della residenza per chi la pratica. Ovviamente è vietata la prostituzione minorile
e ogni tipo di attività criminale.