Reggio Calabria – “Quello che è accaduto ieri alla manifestazione
per la difesa dell’Aeroporto dello Stretto ‘Tito Minniti’ è di una gravità
inaudita. È assurdo strumentalizzare politicamente una manifestazione che
ha come scopo quello di lottare per il bene della città. In virtù di ciò il
nucleo reggino di CasaPound si dissocia completamente dalla manifestazione
organizzata dal Movimento Nazionale per la Sovranità”. Queste le parole del
coordinatore regionale di CasaPound Calabria, Federico Romeo.
“Siamo arrivati in piazza – spiega – convinti di trovare tante bandiere
amaranto ma con estrema amarezza abbiamo appurato che le uniche bandiere
che sventolavano erano quelle del Movimento Nazionale per la Sovranità.
Anche CasaPound era presente in piazza con i suoi militanti ma, a
differenza loro, senza alcuna bandiera o simbolo poiché la manifestazione
doveva essere un momento di denuncia dei liberi cittadini reggini per
quanto sta avvenendo al nostro scalo aeroportuale e per dimostrare un’ampia
partecipazione e un vivo interessamento da parte di tutti. Se ne deduce –
prosegue – che la manifestazione è stata realizzata per attirare i
cittadini utilizzando la frase ad effetto “Reggio Deve Volare” con
l’intenzione reale di strumentalizzare la protesta e ingannare le persone
che vi hanno partecipato trasformando un libero presidio in un mero comizio
tenuto dal Movimento Nazionale per la Sovranità”.
“Inoltre, il movimento in questione – incalza Romeo – non solo sfrutta a
livello nazionale slogan politici che non gli appartengono come il termine
Sovranità, ma a Reggio Calabria specula su un fatto grave come quello che
sta avvenendo con il nostro aeroporto. Dunque, esigiamo – conclude – che
questa battaglia venga condotta per il bene dei reggini e non per fini
meramente politici. L’aeroporto è di tutti, basta con le passerelle
politiche, le conferenze stampa e gli accreditamenti inutili, quello che
serve sono soluzioni rapide e che abbiano un effetto immediato”.
CasaPound Italia – Calabria