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TAURIANOVA (RC), SABATO 30 NOVEMBRE 2024

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Provincia di Catanzaro, Cuda replica all’opposizione L'esponente del Pd: "Sono terrorizzati dal buon governo e dal progetto politico"

Provincia di Catanzaro, Cuda replica all’opposizione L'esponente del Pd: "Sono terrorizzati dal buon governo e dal progetto politico"
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CATANZARO – “Il “trio delle meraviglie” – che ha le sembianze dei consiglieri Montuoro, Muraca e Amendola – torna a stupirci con un sorprendente scritto farcito di frustrazione e falsità. Si parte da una lettura distorta dell’attualità politica che vive l’Amministrazione provinciale di Catanzaro verso il rinnovo degli organismi, ma ancora più travisata risulta la visione degli ultimi quattro anni che, in condizioni di assoluta precarietà economica e organizzativa, hanno visto il presidente Enzo Bruno, il suo Consiglio e tutti i dipendenti impegnati a dare risposte ad istanze e bisogni di tutto il territorio provinciale, senza alcun discrimine di appartenenza”. E’ quanto afferma il segretario provinciale del Pd, sindaco di Pianopoli, Gianluca Cuda.

“Ci sembrano ossessionati dal buon operato dell’Amministrazione Bruno, certificata dalla ampia partecipazione dei sindaci all’ultima assemblea che ha espresso parere positivo al bilancio con una percentuale dell’80 per cento, continuano a ripete la parola “fallimento” come un mantra.

“I tre consiglieri si vogliono convincere del fatto che evocando lo spettro del fallimento si cancellerà traccia delle decine di opere infrastrutturali sbloccate dal caparbio e dinamico presidente Bruno: tante le opere sbloccate, cantierate, riprese, avviate. Ma non è questa la sede per raccontare l’operato dell’Amministrazione Bruno: non avremo spazio sufficiente perché l’elenco è lungo. Montuoro, già vice sindaco di Marcellinara, defenestrato per manifesta incapacità e inaffidabilità dalla sua stessa coalizione, perché se la prende con noi? Ha forse dimenticato degli interventi realizzati dalla Provincia nel suo comune per cui egli stesso si sperticava in lodi al suo presidente?

E lo faceva da consigliere provinciale delegato al Lavoro dallo stesso Bruno, prima di essere richiamato all’ordine dai suoi dante causa, ovviamente. Il presidente Bruno in questi anni di amministrazione ha saputo conquistare tanto la fiducia dei sindaci che si sono trovati davanti una persona competente, concreta e aperta all’ascolto, quanto dei colleghi calabresi che ha rappresentato con puntualità e autorevolezza nell’Upi nazionale. Il tre consiglieri dopo anni di opposizione sterile e inconsistente, in aula senza ruolo né e proposte, resta pietrificati davanti all’attivismo e al buon governo del presidente Bruno, espressione del migliore Pd capace di rappresentare i territori: sono terrorizzati all’idea di essere spazzati via”.

“Per Amendola&CO va bene che la propria coalizione si riunisca in fretta e furia per lanciare la candidatura del sindaco di Catanzaro, per poi essere frenata dalla Lega socio di maggioranza di questo centrodestra sfibrato e sofferente sebbene ancora spregiudicatamente arrogante – dice Cuda -. Ma il sottoscritto, da segretario provinciale del Pd non ha il diritto di lavorare ad una alleanza solida che riparta dal buon operato dall’amministrazione Bruno e dal lavoro del suo Consiglio , per come sostenuto dai sindaci riuniti nei giorni scorsi. Ritenere indispensabile il contributo delle forze civiche, come Fare per Catanzaro e Cambiavento, che hanno saputo intercettare i bisogni dell’elettorato non è un segno di debolezza, ma di lungimiranza politica: si lavora ad un progetto a più ampio raggio che guarda ad un percorso politico in prospettiva e a più livelli.

Forse il “trio” è preoccupato perché queste importanti realtà oggi sono protagoniste di una opposizione trasparente e incalzante nel Comune capoluogo, guidata dallo stesso sindaco su cui puntano alla scalata di Palazzo di Vetro, ma al governo di una città spenta, svuotata nel suo centro e caotica nella marina, senza funzioni direzionali né crescita economica, che Muraca&Co spacciano per modello da esportare – conclude Cuda -. In tempo di dazi sui prodotti cinesi, diffidiamo dalle imitazioni, potrebbero andare in fumo”.