Provincia Reggio risolve situazione 66 dipendenti Pericolo scampato per i lavoratori del Centro per l’impiego di Reggio Calabria
I 66 dipendenti a tempo determinato della Provincia di Reggio Calabria anche questa volta sono riusciti a superare un ulteriore ostacolo che rischiava di porre fine alla loro esperienza nella Pubblica Amministrazione.
Dopo anni di precariato si era abbattuta una scure sul futuro lavorativo dei 66 dipendenti, causata dall’entrata in vigore di norme che hanno stravolto l’assetto istituzionale delle Province, in aggiunta alla riforma del mercato del Lavoro attuata dal Governo Renzi nel 2015. Infatti, all’ennesima scadenza contrattuale prevista per il 31.03.2016, i 66 dipendenti del Centro per l’impiego di Reggio Calabria a causa di questo clima caratterizzato da una forte incertezza normativa hanno rischiato fortemente di vedere compromesso il proprio futuro lavorativo.
Da quest’anno infatti è iniziata per i Servizi per l’impiego una fase transitoria che culminerà con l’entrata in funzione di un nuovo organismo, ossia L’Anpal (Agenzia Nazionale per le politiche attive del lavoro) a cui per il momento sono state attribuite solo funzioni di monitoraggio e vigilanza.
Durante questa fase transitoria il personale dei centri per l’impiego sarà gestito in via provvisoria dalla Regione fino a quando, varata la riforma costituzionale, lo Stato tramite l’ANPAL gestirà direttamente detti servizi al fine di assicurare uniformità di trattamento ai disoccupati residenti su tutto il territorio nazionale.
Per gestire questa fase transitoria, il Governo Renzi ha previsto che ciascuna Regione dovesse sottoscrivere col Ministero del Lavoro una convenzione per la ripartizione dei costi del personale a tempo indeterminato attualmente impiegato nei Centri per l’Impiego, prevedendo una copertura finanziaria per 1/3 a carico dello Stato e per i restanti 2/3 a carico della Regione. Successivamente è stato previsto un ulteriore passaggio, ossia la stipula di una subconvenzione tra la Regione e ogni singola provincia calabrese, per definire sul piano pratico e operativo il passaggio delle funzioni in materia di politiche del lavoro.
In tutto ciò restava da definire l’espletamento dei servizi specialistici resi dal personale a tempo determinato del centro per l’impiego di Reggio Calabria, grazie ai quali l’ufficio negli ultimi anni ha assunto degli standard molto vicini al modello voluto dall’Europa.
In particolare, bisognava sciogliere il nodo relativo alla copertura finanziaria del personale a tempo determinato, atteso che la convenzione stipulata tra Ministero del Lavoro e Regione Calabria nulla prevedeva a riguardo, se non un accenno alla possibilità di prorogare i contratti del personale a tempo determinato fino al 31.12.2016 di cui al D.L. Enti Locali (D.L. 78/20125 convertito in legge n. 125/2015).
In questo clima di forte incertezza non è stato certo facile dipanare la matassa relativa al futuro lavorativo dei 66 dipendenti a t.d. della Provincia di Reggio Calabria, pertanto negli ultimi mesi vista la loro scadenza contrattuale al 31.03.2016 è iniziata una vera e propria corsa contro il tempo.
La Regione Calabria il 09.03.2016 ha provveduto a sottoscrivere la Convenzione principale col Ministero e successivamente, nelle more della stipula della Convenzione di secondo livello, ha autorizzato la Provincia di Reggio Calabria a prorogare i contratti del personale a tempo determinato, ponendo interamente a proprio carico i relativi costi a valere sui fondi POR FSE 2014/2010.
Questa soluzione è stata il frutto di numerosi incontri e confronti tra la parte politica e amministrativa dei due enti. L’ultimo e provvidenziale dei quali si è tenuto alla presenza del Prefetto di Catanzaro. In quella occasione gli organi rappresentativi della Provincia di Reggio Calabria e della Regione, alla presenza delle sigle sindacali unificate, hanno raggiunto un accordo in base al quale la Regione avrebbe assicurato la copertura finanziaria del personale a tempo determinato. delegando la Provincia a prorogare i relativi contratti di lavoro entro il 31.3.2016. Al raggiungimento del predetto accordo hanno contribuito le sigle sindacali a tutela dei lavoratori, il Presidente Raffa, il Direttore Generale Minicuci, ma soprattutto l’Assessore Campisi, che fin dall’inizio del suo mandato ha preso a cuore la vicenda dei lavoratori precari del Centro per l’impiego e grazie al suo impegno costante e alla sua capacità di gestire i rapporti istituzionali con la Regione si è riusciti a raggiungere un’intesa, per salvaguardare la funzionalità dei centri per l’impiego che grazie alla presenza delle professionalità acquisite dai 66 riescono oggi ad offrire agli utenti servizi ulteriori e specialistici. Alla realizzazione di questo obiettivo hanno altresì contribuito la Regione Calabria, nelle persone del presidente Oliverio, dell’Assessore al lavoro Roccisano e del Direttore Generale Dipartimento lavoro della Regione Calabria, dott. De Marco che in tempi celeri ha predisposto l’autorizzazione al rinnovo dei contratti del personale precario.
Tuttavia, la vicenda dei 66 rimane ancora aperta, la prossima scadenza contrattuale è prevista per il 31.12.2016, nella speranza che tutti gli enti coinvolti, compreso il Governo centrale adottino nel frattempo misure dirette alla loro stabilizzazione.