Provinciali Cosenza, auguri sindaco Cariati a Franco Iacucci Filomena Greco esprime la propria amarezza per i risultati del Basso Jonio
«La passione con cui Franco Iacucci ha condotto la propria campagna elettorale, durante la quale non si è risparmiato e si è molto impegnato per l’ascolto del territorio, nonostante avesse la vittoria in tasca, è lodevole. A lui faccio i miei complimenti e un forte augurio di buon lavoro». Questo il commento della sindaca di Cariati Filomena Greco dopo l’esito delle Provinciali di Cosenza.
Il Primo Cittadino, però, si dice anche amareggiata per i risultati del Basso Jonio. «Questa zona della regione così ricca di storia e di risorse, eppure così spesso abbandonata a se stessa, ha eletto solo un consigliere, Vincenzo Scarcello, al quale vanno le mie congratulazioni. Sono contenta anche per i consensi ottenuti da Francesco Cosentino: e voglio ringraziare tutti quelli che l’hanno votato, alcuni anche fuori dal Basso Jonio. Tuttavia, sono convinta che come territorio avremmo potuto fare molto meglio».
Greco invita a una riflessione: «Da una veloce e semplicistica analisi del voto, mi pare che avremmo potuto avere una più alta rappresentanza. I voti totali di tutti i comuni della Sila Greca sono 10.722. Tutti i candidati della Sila Greca, complessivamente, hanno ottenuto poco più di 7 mila voti. Questo significa che, senza tenere in considerazione quanti del Basso Jonio hanno votato per i candidati di altre zone della provincia, con gli oltre 3600 voti mancanti avremmo potuto avere alla Provincia almeno altri due rappresentanti del territorio. Con il sindaco di Mirto Antonio Russo e con il presidente del consiglio di Cariati Francesco Cosentino alla Provincia questa zona della Calabria ne avrebbe di certo tratto beneficio. E si sta prendendo in considerazione solo i più votati e, purtroppo, non eletti».
Secondo Greco, le amministrazioni del territorio sono state forse un po’ distratte rispetto al bene del territorio. «Nei mesi scorsi, i 14 Comuni che fanno parte della Sila Greca si erano detti disposti ad agire compatti per risolvere alcuni dei più gravi problemi che ci attanagliano. Mi riferisco alla mobilità, alla sanità, al complessivo spopolamento e quindi impoverimento dei nostri centri. Purtroppo – dice – alle parole non sono seguiti i fatti». E chiosa: «Come presidente della Sila Greca, avevo chiesto ai sindaci di approvare ciascuno con delibera di giunta un regolamento, che era una sorta di dichiarazione d’intenti per portare avanti insieme un’azione politica incisiva. E, anche se tutti si erano detti entusiasti, solo alcuni hanno effettivamente proceduto. Com’è finita? Che, stanchi di aspettare, quelli che erano già pronti ad andare avanti, hanno dato vita a “Sila Greca – Terra Brettia”: un protocollo d’intesa siglato da Cariati, Scala Coeli, Mandatoriccio, Pietrapaola, Calopezzati e Terravecchia. Con un proprio regolamento, aperto all’auspicato ingresso degli altri otto Comuni».
Infine, conclude: «Credo che dovremmo tutti riflettere sul futuro. Se vogliamo uscire da questa condizione di emarginazione, a mio avviso non possiamo aspettare oltre. E di certo, non possiamo aspettare che venga qualcuno dall’esterno a risollevare le nostre sorti. Ma sarà difficile riuscirci se continuiamo a votare chi neanche conosce questa parte della Calabria: una zona meravigliosa, piena di problemi, ma che ha anche uno straordinario potenziale ancora quasi del tutto inespresso»