Psr 2014-2020: una bocciatura dopo l’altra ma nessun intervento di buonsenso del dipartimento regionale agricoltura Molinaro: "E' urgente l’intervento del Presidente Oliverio"
Il TAR Calabria – sede di Catanzaro pronunciandosi su dei ricorsi di agricoltori, in merito al Decreto Dirigenziale N.5818/17 del 5 giugno 2017 pubblicato sul burc il 19 giugno 2017, con il quale erano state dichiarate “non ammissibili a valutazione” oltre 100 domande del PSR 2014/2020 misura 4, di fatto ha bocciato il comportamento del Dipartimento. Ma questa volta – commenta Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – la recentissima ordinanza dei Giudici Amministrativi del 10 novembre va ancora più nel profondo. Mentre in precedenza, come già avevamo sollevato, il TAR aveva “accolto con riserva” i ricorsi, questa volta il dispositivo incide come una lama poiché sospende l’efficacia del provvedimento impugnato. Infatti si legge nel dispositivo “considerato che parte ricorrente ha fornito elementi concreti in ordine al compimento degli oneri connessi alla partecipazione alla procedura selettiva e che, come già rilevato in precedenti ordinanze…….concernenti la medesima selezione sono stati comunque accertati problemi di malfunzionamento della piattaforma elettronica che possono aver inciso sulla ricevibilità della domanda; Ritenuto che le questioni tecniche sollevate in ricorso meritino un approfondimento istruttorio in sede di merito e che tuttavia in questa fase siano prevalenti le esigenze di tutela del ricorrente ad essere ammesso alla fase della valutazione della domanda; Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria, Accoglie l’istanza cautelare e per l’effetto: a) sospende l’efficacia del provvedimento impugnato, con obbligo di ammissione alla fase di valutazione;”. Ricordiamo – prosegue Molinaro– che le questioni tecniche erano state puntualmente segnalate con PEC dai beneficiari, quale circostanza che aveva impedito il corretto completamento della domanda informatizzata. Avevamo suggerito al Dipartimento di ammettere in autotutela all’istruttoria tutti i richiedenti per evidenti ragioni di equità e trasparenza convinti che la Regione non può essere matrigna verso nessun cittadino. Cosa fare per evitare danni e ulteriori ritardi? E’ cruciale che il presidente Oliverio, disponga che il Dipartimento Agricoltura compia l’istruttoria immediata di tutte le domande di partecipazione che erano state escluse”.