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Pubblicità Wind, i lavoratori dei call center della Calabria scrivono a Fiorello e Panariello

| Il 28, Apr 2014

Il fenomeno delle delocalizzazioni al centro della missiva

Pubblicità Wind, i lavoratori dei call center della Calabria scrivono a Fiorello e Panariello

Il fenomeno delle delocalizzazioni al centro della missiva

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

LETTERA APERTA A FIORELLO E PANARIELLO
Sottoscritta da lavoratori/rappresentanti sindacali CGIL del settore Call Center in Calabria

Egr. Sig. Rosario Fiorello;
Egr. Sig. Giorgio Panariello;

Nello spot pubblicitario della Wind che sta imperversando sui media televisivi e via web, Lei Dott.Fiorello nel contattare il call center alla ricerca di assistenza ha la risposta dell’operatore Giorgio, interpretato all’occasione dal Dott. Panariello.
Quanto emerge da questa ultima campagna pubblicitaria però, spesso e volentieri non corrisponde alla realtà, in quanto a rispondere ai clienti italiani ci sono Gheorghe, Jetmir, Ghassan, colleghi, operatori telefonici come noi, che lavorano in Albania, Romania, Tunisia, troppo spesso con scarse tutele e pochissimi diritti ed ai quali viene corrisposto un terzo (quando va bene!!!) del salario corrisposto agli addetti al customer care operanti in Italia.
In Italia ci sono 200 imprese che svolgono questo servizio e che occupano circa 80mila addetti, di cui quasi il 20% della forza lavoro è localizzabile in Calabria.
I grandi committenti privati come Telecom, Wind, Vodafone, H3G, ecc., ma anche pubblici come possono essere la Rai, l’Eni o l’Enel, hanno avviato nel corso degli anni una corsa sfrenata alla concessione di appalti al massimo ribasso, fino ad arrivare a pretendere un prezzo inferiore al costo orario dell’addetto. Questo ha comportato un fenomeno migratorio delle attività verso altri paesi dove si riesce ad avere manodopera qualificata, che conosce bene la lingua italiana, e che ovviamente costa meno.
Comprenderete facilmente che per ogni attività che si sposta all’estero si perdono posti di lavoro in Italia. Negli ultimi 3 anni quasi tutte le aziende del comparto dei call center hanno dovuto affrontare grosse crisi che hanno comportato, pur di salvaguardare i posti di lavoro, forti riduzioni salariali per i lavoratori derivanti dall’utilizzo di ammortizzatori sociali (contratti di solidarietà e cassa integrazione).
Regolamentare il settore del customer care, limitando il fenomeno della delocalizzazione sarebbe la panacea di tutti i mali per le attività di contact center in Italia e metterebbe in sicurezza decine di migliaia di posti di lavoro. Da anni ci confrontiamo con le istituzioni, spesso sorde o disattente, ed anche laddove siamo riusciti ad ottenere normative volte a proteggere il settore le lungaggini burocratiche, o ancor peggio l’assenza di volontà, hanno vanificato ogni nostro sforzo.
Da lavoratori calabresi e cittadini europei convinti, non pensiamo di poter frenare la globalizzazione, né tantomeno riteniamo “avversari” i nostri colleghi stranieri, ma richiediamo esclusivamente delle regole che permettano di proteggere il nostro posto di lavoro, limitando l’ulteriore impoverimento del nostro tessuto sociale sul quale ricade questa corsa sfrenata alla riduzione dei costi.
Abbiamo convissuto con la precarietà contrattuale per anni, adesso seppur con contratti a tempo indeterminato continuiamo a convivere con l’incertezza sul nostro futuro.
Vi chiediamo di sposare la nostra causa, e di sostenere le nostre legittime rivendicazioni, quelle di una generazione di lavoratori tra i venti ed i quarantenni costretti dal contesto territoriale e lavorativo a mettere da parte sogni e prospettive di lungo periodo.
Disponibili a forniVi materiale per approfondire la tematica “delocalizzazione”, Vi auguriamo Buon Lavoro.

Saluti dalla Calabria… Mediterraneo da scoprire e terra su cui investire!!!

Tiberio La Camera – RSU Slc Cgil in System House Reggio Calabria;
Emanuela Arena – RSA Slc Cgil in Abramo CC Catanzaro;
Alberto Ligato – RSU Slc Cgil in Infocontact Lamezia Terme;
Brunella Gentile – RSA Slc Cgil in Abramo CC Crotone;
Ivana Bruno – RSA Slc Cgil in Maran Credit Solution Catanzaro;
Viviana Lacopo – RSU Slc Cgil in Call&Call Locri;
Mariano Astorino – RSU Slc Cgil in Telecontact Center Catanzaro;
Marilena Stella – RSU Slc Cgil in Infocontact Lamezia Terme;
Luca Trapasso – RSU Slc Cgil in Telecontact Center Catanzaro;
Annalisa Stella – RSU Slc Cgil in Infocontact Lamezia Terme;
Paola Congiusta – RSU Slc Cgil in Call&Call Locri;
Rosy Tarzia – già RSU Slc Cgil in GiaryGroup Siderno;
Letizia Catanzariti – RSA Slc Cgil in Abramo CC Catanzaro;
Pina Sacco – RSA Slc Cgil in Abramo CC Cosenza;
Carlo Gardi – RSA Slc Cgil in Planet Group Catanzaro;
Teresa Foglia – RSA Slc Cgil in Abramo CC Crotone.