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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

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Pugliese-Mater Domini, Nesci invita Panella alle dimissioni Dalila Nesci, deputata del Movimento 5 Stelle, ha invitato il commissario del "Pugliese-Ciaccio" a uscire dalla commissione per l'integrazione con il Policlinico

Pugliese-Mater Domini, Nesci invita Panella alle dimissioni Dalila Nesci, deputata del Movimento 5 Stelle, ha invitato il commissario del "Pugliese-Ciaccio" a uscire dalla commissione per l'integrazione con il Policlinico
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Per lettera la deputata M5s Dalila Nesci ha chiesto al commissario dell’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, Giuseppe Panella, di dimettersi dalla commissione per l’integrazione con il policlinico universitario “Mater Domini”. «Temo – ha precisato la parlamentare – che la lodevole iniziativa rischi di risolversi soltanto in un mercato sul numero dei primariati». Per l’esponente 5 stelle, allo stato attuale c’è solo una strada: le dimissioni di Panella da una commissione in cui la rappresentanza del “Pugliese-Ciaccio” è «pregiudizialmente minoritaria». A Panella non rimane, ad avviso della parlamentare M5s, che uscirne fuori, per «non legittimare lavori e conclusioni non condivisibili, che all’occorrenza non potrebbero impugnarsi». Secondo la parlamentare – che per conoscenza ha trasmesso la stessa nota anche ai commissari alla sanità calabrese Massimo Scura e Andrea Urbani, al governatore calabrese Mario Oliverio e al suo vice, Antonio Viscomi, nonché al dg del dipartimento regionale “Tutela della Salute”, Riccardo Fatarella – «è assolutamente necessaria una nuova composizione della commissione, rispettosa di tutte le componenti e con un regolamento proprio», al momento mancante. Nella lettera Nesci ha ricordato che «per legge l’integrazione in argomento è di competenza esclusiva della Regione Calabria» e che, come argomentato nella sua interrogazione n. 5-06827 dello scorso 30 ottobre in commissione Affari sociali, il commissariamento della Calabria per il rientro dal disavanzo sanitario è illegittimo, «in quanto la legge non ne ammette la proroga e poiché lo stesso può disporsi soltanto dopo formale diffida, del governo alla Regione, agli adempimenti funzionali agli obiettivi di finanza pubblica». «L’integrazione – ha concluso Nesci – è da costruire nel corso del tempo, con la totale partecipazione dei rappresentanti istituzionali della Regione Calabria».