Pugliese risponde alle famiglie delle vittime della SS 18 "Tra gli ostacoli alla vostra proposta intendo evidenziare, l’indifferenza che normalmente prende piede dopo la commozione e la partecipazione che nell’immediato avvolgono le Famiglie"
Care Famiglie di Sara, Ida e Filomena,
ho molto apprezzato il Vostro appello che giudico – insieme
al Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che
presiedo e chi mi ha delegato a scriverVi – di grande altruismo e di smisurato
amore verso il prossimo.Senza voler scadere in alcuna retorica
consentitemi di pensare che le Vostre figlie – ne sono certo – sono fiere di
avere delle Famiglie che a seguito della grande tragedia accaduta hanno deciso
di chiedere “la collaborazione” di quanti sono stati vicini affinché si faccia
“qualcosa di concreto per migliorare le condizioni di viabilità e della sicurezza
della S.S.18”. Nel Vostro gesto è racchiuso tanto amore ed altruismo poiché è
chiaro che il Vostro scopo è quello di evitare che accada ad altri quanto è
successo a Voi. “Alla realizzazione di questo obiettivo” dedicherete tutte le
Vostre forze ed energie “affinché altri genitori, altre famiglie non debbano
più patire” la Vostra
sofferenza ed il Vostro “immenso ed inconsolabile dolore”.Sento per questa Vostra scelta d’amore e
di altruismo di doverVi ringraziare e, inoltre, di manifestarVi ancora una
volta la più ampia e sincera vicinanza per la grande perdita che purtroppo
avete subito anche a nome del Direttivo e di tutti gli iscritti
all’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”Voglio però già da subito essere chiaro ed
onesto con Voi affermando che il vostro appello, la vostra nobile ambizione,
non incontrerà pochi ostacoli e, quindi, deve essere ancor di più vigorosa e
determinata.Tra gli ostacoli, intendo evidenziare,
l’indifferenza che normalmente prende piede dopo la commozione e la
partecipazione che nell’immediato avvolgono le Famiglie. La Calabria è colma di
fatti dolorosissimi come quelli che purtroppo oggi Voi state vivendo e non sono poche
le Famiglie lasciate sole subito dopo le grandi perdite subite sulle tante strade
calabresi.Dopo l’indifferenza c’è l’egoismo: un
sentimento che Voi non conoscete (il Vostro gesto lo testimonia), ma che nella
nostra Calabria purtroppo c’è ed è tanto a tal punto che non sono pochi – posso
assicurarlo – quanti ignorano ciò che è successo a Sara, Ida e Filomena per il
semplice fatto di non conoscerle. Prevale, purtroppo, un sentimento di egoismo
che spesso lascia posto al più pericoloso dei pensieri: “non m’interessa, tanto
non è accaduto a me oppure ai miei cari”!L’indifferenza e l’egoismo generano, in
ultimo, la rassegnazione. Quella di chi – vendendosi solo, emarginato e perduto
– decide di abbandonare i propri obiettivi. La Calabria non ha solo il
problema dell’incidentalità e della mortalità stradale (che resta comunque uno
dei principali), ma ne ha diversi altri: dal mio speciale osservatorio ho
maturato ormai la convinzione che essi siano solo il frutto della grande
rassegnazione che c’è nei calabresi tutti, dell’indifferenza e dell’egoismo
che ci anima e che ora, invece, possiamo e dobbiamo cancellare.Allora consentitemi di rispondere al
Vostro appello con una proposta.Chiedete un incontro al Presidente
dell’Associazione Vittime della Strada “Ada Cruglietta” di Amantea presieduta
dall’Ing. Aurelio Longo ed ai ragazzi dell’Associazione “4Sics – Sicurezza
Stradale” di Paola di cui è responsabile l’Ing. Antonio Cioni ed insieme
contattate i sindaci dei comuni del tirreno cosentino attraversati dalla S.S.18
per dare vita ad una delibera unitaria che istituisca e regolamenti l’OSSERVATORIO
SULLA S.S.18.All’Osservatorio invitate a partecipare
stabilmente la
Regione Calabria, l’Anas Spa, i Dirigenti Scolastici e gli
studenti rappresentanti d’Istituto, le Forze dell’Ordine e, soprattutto, le
autorità ecclesiastiche che non possono pensare di difendere il valore della
vita solo con le solite “ingerenze” sui Governi quando c’è da approvare una
legge sull’eutanasia ma dovrebbero iniziare a difendere il valore della vita
anche sulle strade e, più in generale, sulle strade calabresi tutte (nessuna
esclusa!), con l’impegno straordinario che solo i cattolici sono capaci di
spendere quando è necessario.Invitate ad ogni incontro
dell’Osservatorio tutti i tecnici ed i legali affinché partecipino e diano un
contributo. Pretendete soprattutto dai legali l’impegno ad aiutarvi a tutelare
il diritto alla mobilità che è palesemente e castamente negato sulle strade
calabresi tutte compresa la S.S.18.
Prevedete che l’Osservatorio si riunisca un certo numero di volte all’anno ed
attraverso questo strumento adoperatevi affinché non accada ad altri ciò che
purtroppo è accaduto a Voi ma, soprattutto, cogliete l’occasione di utilizzare
questo strumento anche per rompere il muro della rassegnazione,
dell’indifferenza e dell’egoismo che mortifica da sempre questa nostra Calabria
attraverso l’adozione di iniziative concrete e, nel caso occorra, anche forti.Sono il Presidente di una Associazione che
difende la vita sulla più lunga strada di Calabria. Lungo i 415 chilometri di
S.S.106 ho visto ingiustizia, dolore, illegalità, abusi, la morte civile,
infiniti cippi funerei, l’assenza dello Stato e della politica, ecc.Il mio, il nostro, non è un impegno
facile!Non è un impegno che ci permetterà di raccogliere a breve dei
risultati.Non è un impegno condiviso da molti, da tanti!
Però è un impegno giusto. È un impegno che
ci deve convincere di essere dalla parte giusta della storia. Quella storia che
potrà permetterci, se ci crediamo, di poter riuscire a salvare anche una sola
vita umana. Allora conviene crederci, allora conviene impegnarsi se c’è in
gioco la possibilità di salvare la vita ad altre tre ragazze di 19 anni….Già da quanto accaduto è nato qualcosa di
bello: la scelta voluta dalla Famiglia Frangella ha commosso una intera
regione, la Calabria,
tra le ultime in Italia in fatto di donazione di organi. Ora avete, abbiamo,
insieme la possibilità di salvare la vita di diverse persone. Adoperiamoci
senza perdere tempo!Voglio augurarVi di riuscirci e per quanto
riguarda l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” sappiate che
il mio ed il nostro sostegno ed il nostro aiuto non mancherà mai così come la
nostra attenzione nei Vostri confronti.Ora, quindi, tocca a Voi, a noi….
Un abbraccio sincero con la speranza e
l’augurio che possiate, che possiamo in qualche modo riuscirci….Per il Direttivo dell’Associazione “Basta
Vittime Sulla Strada Statale 106”Il Presidente Ing. Fabio Pugliese