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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 23 DICEMBRE 2024

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“1982 – 2012. Trent’anni di missioni all’estero”

“1982 – 2012. Trent’anni di missioni all’estero”

| Il 30, Nov 2012

E’ il convegno tenutosi ieri nella sala della Protomoteca del Campidoglio

di MAURIZIO COMPAGNONE

“1982 – 2012. Trent’anni di missioni all’estero”

E’ il convegno tenutosi ieri nella sala della Protomoteca del Campidoglio

 

 

Ieri mattina presso la Protomoteca del Campidoglio si è tenuto il Convegno: “1982 – 2012. Trent’anni di Missioni all’estero”, all’evento organizzato dallo Stato Maggiore della Difesa hanno partecipato i massimi gradi delle forze armate tra cui il Generale Biagio Abrate Capo di Stato Maggiore della Difesa, e il Generale di C.A. Claudio Graziano Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, presenti in sala numerose autorità militari, politiche, e rappresentanti delle istituzioni italiane ed estere, del mondo accademico e della comunicazione.

Ha aperto il Convegno il Sindaco di Roma Gianni Alemanno che nel suo breve saluto ai presenti ha sottolineato: “la credibilità di una nazione e della sua politica è frutto della preparazione ed efficacia delle sue Forze Armate e l’Italia in questi 30 anni è cresciuta in professionalità e qualità”. Dopo il saluto del sindaco Alemanno ha preso la parola il Generale di Corpo d’Armata Franco Angioni che ha ricordato l’importanza che ha rivestito per il nostro Paese la missione in Libano nel 1982, con una punta di emozione ha ricordato quella esperienza bella ma drammatica; – era il 23 settembre 1982, quando la missione in Libano iniziò e si concluse il 19 febbraio 1984 – di quel periodo ha fotografato ogni momento, quelli complessi, carichi di tensione e rischio per il pericolo.

Nel 1982 fu l’inizio per l’esercito italiano di una trasformazione delle sue funzioni, divenne sempre più moderno e qualificato, dal servizio militare di leva si passò a professionisti addestrati per ogni tipo di operazione in teatri d crisi internazionale.

Il Gen. Angioni ha chiuso l’intervento accompagnato da un lungo applauso. Dopo l’intervento applauditissimo del Gen. Angioni ha preso la parola il Generale Biagio Abrate Capo di Stato Maggiore della Difesa che nella sua lunga relazione ha sciorinato tutte le missioni in corso sotto l’egida dell’ONU, NATO e UE dove sono presenti le nostre forze armate, Libano, Kosovo, Afghanistan principali aree di crisi, ma ci ha tenuto a ricordare che i nostri 6000 militari sono presenti anche in altre aree minoritarie. Inoltre ha ribadito, quanto sia stata importante la presenza dei nostri soldati e il valore che hanno espresso nel difficile compito loro assegnato. “I nostri soldati – lo ha calorosamente rimarcato il Gen Abrate, hanno saputo meritarsi la riconoscenza delle popolazioni locali e la stima dei nostri partner internazionali per la capacità di inserirsi in punta di piedi in culture, religioni, usi e costumi diversi, – portando ovunque la solidarietà e l’umanità del popolo italiano”.

La missione in Libano – ha proseguito il generale Abrate, – “segnò l’inizio di un nuovo corso non solo per la politica militare, ma per la stessa politica estera italiana”. Il Generale Abrate ha concluso ringraziando il Generale Angioni ricordando la missione in Libano, “una iniziativa di grande valore, culturale e divulgativo, di cui sono particolarmente grato al Generale Angioni, della cui straordinaria energia e della cui proverbiale determinazione, le Forze Armate, a distanza di trent’anni, continuano a beneficiare”.

Le ultime parole con cui si ha concluso il suo intervento, ha provocato applausi a scena aperta tra i numerosi alti ufficiali presenti in sala, alcuni di essi, al termine del suo intervento si sono portati sotto il palco per complimentarsi per il suo accalorato intervento, in cui si è colto l’amore verso Patria nel suo significato più puro e per aver rimarcato la gratitudine verso il generale Angioni, per la straordinaria determinazione di cui a distanza di trent’anni le Forze Armate, continuano a beneficiare.

Il convegno si e sviluppato in due panel:

al primo panel dal tema: “L’evoluzione dello scenario geopolitico” si sono confrontati – la Sen. Roberta Pinotti (Vice Presidente della Commissione Difesa del Senato) parlando di Afghanistan, ha ricordato con orgoglio un aneddoto, in un incontro con dei parlamentari afgani chiese loro se anche gli italiani si fossero macchiati di eccessi verso la popolazione, un deputato rispose alzando un foglio bianco e disse “la missione italiana è come questo foglio… senza macchie.” – L’Amb. Francesco Maria Greco (Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede) – ha trattato i rapporti su “estero e difesa” e ha ricordato l’importanza delle missioni militari all’estero che rispecchiano il pensiero politico e la corrente di pensiero dell’opinione pubblica.

– Il Prof. Vittorio Emanuele Parsi (Docente Università Cattolica di Milano) – ha trattato la “Crisi mediorientale e gli sviluppi futuri”. Il Prof. Parsi parlando degli ultimi eventi della Striscia di Gaza, ha detto – “Il conflitto arabo israeliano, passando per guerre infinite, continua a essere il principale elemento di permanenza nel quadro strategico militare – ha proseguito – “viviamo in un mondo in cui le forze armate sono sempre più necessarie e indispensabili” e ha elencato i teatri in cui le nostre forze armate sono state impegnate in missioni internazionali: Afghanistan, Iraq, Kosovo, Bosnia, Macedonia, Albania, Libano ecc. ecc . Parlando di forze armate si è soffermato sugli errori di valutazione geopolitiche e come esempio ha preso Israele, un paese in eterno conflitto senza soluzione, eppure persiste nell’azione di forza per risolvere i problemi endemici. Israele per arrivare ad una soluzione dovrebbe allentare la pressione militare e affidarsi più a quella politico diplomatica e per avvalorare le sue parole ha sottolineato l’esempio dell’Egitto dove stato il popolo a mettere fine a 50 anni di dittatura occupando Piazza Tahrir. La prima parte del convegno prima della pausa si è chiusa con l’intervento del Generale di C.A. Claudio Graziano, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Una breve biografia del Gen. Graziano, è stato comandante del battaglione nel Mozambico nel 1992, della Multinational Brigade ISAF in Afghanistan e della missione UNIFIL in Libano dal 2007 al 2010 – il Gen. Graziano ha sottolineato l’importanza del nostro esercito trasformatosi da leva a professionisti, e oggi i nostri professionisti sono presenti con i nostri partner in molti teatri di crisi.

Dopo un breve Coffee Break, il convegno è ripreso con il secondo panel dal tema: Cooperazione e Sviluppo: un’opportunità? A cui hanno partecipato:

– Elisabetta Belloni (Direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari esteri) la quale ha trattato il tema della Cooperazione: “”La Cooperazione è la chiave che contribuisce alla stabilità internazionale”

– il Prof. Edward Luttwak (Politologo Economista, ex consulente dello US National Security Council, del Chief of Staff della White Houseianca), il Prof. Luttwak, si è soffermato sui cambiamenti negli scenari geopolitici dal Medio Oriente, al Sud Asia e le previsioni dei prossimi anni. Luttwak nel periodo in cui è stato Consulente del Segretario per la Difesa degli Stati Uniti per l’Afghanistan ha elogiato le nostre forze armate: “non ho mai trascritto dossier su loro operato”- “In Afghanistan, comunque vadano le cose l’Italia risulta vincitrice”. “L’Italia ha iniziato la missione in Afghanistan con forze armate semi professioniste, e ne sta uscendo con un esercito di professionisti”.

On. Paolo Romani, (ex ministro dello Sviluppo economico nel Governo Berlusconi), ha quantificato gli impegni economici dell’Italia per partecipare alle missioni internazionali in 1 miliardo e 200 milioni l’anno. La crisi economica secondo Romani dovrebbe farci ripensare ad una rimodulazione delle nostre forze armate nei teatri di crisi.

Maurizio Compagnone, Opinionista de “La Gazzetta italo brasiliana”