“A Polistena non c’è nessuna divisione nel gruppo consiliare del Pd”
redazione | Il 16, Ago 2014
Giovanni Laruffa: “In allegato il testo integrale della interrogazione firmata da tutti i consiglieri comunali sulla ripartizione dei servizi di vigilanza e P.A, che smentisce il sindaco Tripodi”
“A Polistena non c’è nessuna divisione nel gruppo consiliare del Pd”
Giovanni Laruffa: “In allegato il testo integrale della interrogazione firmata da tutti i consiglieri comunali sulla ripartizione dei servizi di vigilanza e P.A, che smentisce il sindaco Tripodi”
Al Signor Sindaco
Comune Polistena
A Sua Eccellenza il Signor Prefetto
Reggio Calabria
e p. c. Al Segretario Generale
Al Revisore dei Conti
Comune Polistena
Oggetto: 4^ Ripartizione Servizi di Vigilanza e P.A.
Premesso che:
• Già da diverse settimane abbiamo avuto modo di leggere, su un noto quotidiano nazionale, un articolo a tutta pagina nel quale il giornalista evidenziava alcuni aspetti, relativi all’oggetto, non sufficientemente lineari che, se confermati, potrebbero avere risvolti amministrativi, sicuramente, ma forse anche di tipo legale.
• Abbiamo atteso fiduciosi che ella, sig. Sindaco, assumesse una qualche posizione che confutasse le argomentazioni che l’articolo enfatizzava, d’altronde lo fa in continuazione anche per critiche più blande, ma ad oggi non abbiamo avuto modo di leggere nessun suo punto di vista che difendesse l’ufficio ed i dipendenti coinvolti.
Ciò premesso, dopo aver fatto una verifica sugli interrogativi riportati nell’articolo, proviamo a fare un breve compendio sulle cose dette e non dette, nel tentativo di fare, quanto più è possibile, chiarezza.
Afferma il giornalista che:
• Nell’ufficio della 4^ Ripartizione si sarebbe verificato, su decisione del suo Capo Ripartizione stesso, una sorta di scavalcamento non appropriato nelle funzioni proprie dei dipendenti Categoria “C1/C2” in favore di un dipendente Categoria “B1”;
• Sarebbe avvenuto che il Capo Ripartizione, nella sua qualità di responsabile del Servizio, abbia individuato a svolgere compiti di Responsabile del Procedimento (funzione propria dei dipendenti C1/C2, come da Declaratorie del Contratto Nazionale per i dipendenti degli Enti locali), un dipendente “B1”;
• Nello specifico si è verificato che nelle Determinazioni: n° 50 – Registro Generale n° 387 del 03.04.2014, per complessive € 797,10; n° 54 – Registro Generale n° 400 del 07.04.2014, per complessive € 1.062,13; n° 55 – Registro Generale n° 401 del 07.04.2014, per complessive € 244,00; n° 57 – Registro Generale n° 451 del 16.04.2014, per complessive € 126,88; n° 58 – Registro Generale n° 456 del 16.04.2014, per complessive € 849,92; come da firme in calce alle stesse, l’istruttoria della pratica è effettuata dal “Responsabile del Procedimento – Larocca Francesca, dipendente part – time di Categoria B1” e successivamente sottoscritta dal “Responsabile del Servizio – Capo Ripartizione, Comandante Marcone Alfredo;
• L’altra anomalia che il giornalista evidenzia è rappresentata dalla coincidenza inconsueta che vede il Responsabile del Provvedimento ed il Responsabile del Servizio accomunati da un rapporto personale – familiare molto stretto. Infatti sono conviventi e genitori di una bimba;
• Tale situazione anomala, senza voler a tutti i costi individuare violazioni di legge, fa dire al giornalista “Nell’aprile scorso Larocca ha istruito 5 determinazioni per pagare ditte che avevano curato la manutenzione di alcuni mezzi……..che siccome individuate dal Comune senza gara – ma in base alla semplice presentazione della “migliore” offerta – attirerebbero l’attenzione di chiunque volesse analizzare l’efficacia degli strumenti anticorruzione messi in piedi dall’Amministrazione comunale guidata da Michele Tripodi…..”;
• Ipotizza il giornalista, a parte la discrezionalità nella scelta della ditta incaricata, anche l’eventualità che questa complessa vicenda possa sfociare in una situazione di “Conflitto d’interesse” censurabile dalla legge;
• Leggiamo di malumori “……non pochi dubbi sono sorti nell’Ufficio di Polizia quando è stata data formale pubblicità ai cinque atti, vedendo risultare Larocca quale Responsabile del Procedimento…..”.
Premesso e analizzato quanto sopra esposto si interroga la S.V. per sapere se risulta a verità che:
• Le determinazioni indicate sarebbero state effettivamente promulgate;
• Possano esserci gli estremi di un conflitto d’interesse (considerato il rapporto affettivo tra Responsabile del Procedimento e Responsabile del Servizio che definiscono di comune accordo l’utilizzo del budget di bilancio comunale proprio della Ripartizione);
• La dipendente “B1” in questione sarebbe stata impropriamente retribuita per la sua funzione di Responsabile del Procedimento;
• Altro dipendente di Categoria C, al quale sarebbero state elargite somme per indennità aggiuntive, per protesta, avrebbe formalmente restituito al Comune la somma in questione;
• All’interno della Ripartizione si sarebbe creata una situazione di conflitto che non sembra ancora risolta;
• Di tale conflitto, sembrerebbe – ma è tutto da verificare, essere stato interessato il Segretario Generale del Comune;
• Sia ipotizzabile che le determinazioni non siano solo le cinque indicate, ma possano, in precedenza e/o successivamente, esserne state confezionate delle altre;
• Il controllo di regolarità amministrativa e contabile sulle determinazioni in questione sia stata regolarmente effettuato, per come da Regolamento comunale;
Si chiede , infine, alla S.V., quale massima espressione della vita politica ed amministrativa del Comune e quindi eticamente responsabile di quanto avviene, nel bene e nel male:
• quali provvedimenti intende mettere in atto per normalizzare una procedura che presenta numerosi livelli d’incongruenza con la vigente normativa e con il CCNL degli Enti Locali, riportando serenità ed imparzialità all’interno di quell’ufficio;
• come pensa di poter recuperare le somme eventualmente elargite e percepite in maniera improvvida da quanti non potevano averne diritto;
• che accorgimenti amministrativi ritiene possano essere utilizzati per scongiurare, sempre se il tutto risponde al vero, che qualsivoglia dipendente impropriamente delegato a Funzioni superiori, rivendichi in futuro il riconoscimento di tali Funzioni al fine dell’avanzamento di categoria;
• se avverte la necessità, nell’interesse più generale della Pubblica amministrazione e della collettività cittadina, di innescare ulteriori meccanismi, oltre quelli già previsti nel Piano triennale di prevenzione della corruzione, deliberato dal Consiglio comunale, per impedire che, nel prosieguo, si possano realizzare atti illegittimi e/o al limite della legalità o legittimi ma moralmente ambigui.
Polistena 06.08.2014
I Consiglieri Comunali di Minoranza
Giovanni Laruffa(Capogruppo),Antonio Baglio
Giuseppe Giancotta,Pasquale Iannello, Giancarlo Sanò