Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 29 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

“Amore e rivoluzione (ottobre 1847)”, il libro di Luigi Condemi di Fragastò

“Amore e rivoluzione (ottobre 1847)”, il libro di Luigi Condemi di Fragastò

| Il 28, Dic 2011

Il saggio sul processo che si concluse con la fucilazione, il 2 ottobre 1847, dei cinque martiri di Gerace verrà presentato venerdì nella chiesa monumentale di San Francesco

“Amore e rivoluzione (ottobre 1847)”, il libro di Luigi Condemi di Fragastò

Il saggio sul processo che si concluse con la fucilazione, il 2 ottobre 1847, dei cinque martiri di Gerace verrà presentato venerdì nella chiesa monumentale di San Francesco

 

 

Venerdì 30 dicembre alle ore 16,30, nella Chiesa Monumentale di San Francesco, in Piazza delle Tre Chiese a Gerace, avrà luogo la presentazione di “Amore e Rivoluzione (ottobre 1847)” (Laruffa Editore, 2011) di Luigi Condemi di Fragastò, magistrato della Corte dei Conti di Roma, di origini calabresi e autore di numerosi volumi giuridici, economici e di narrativa.

L’evento – che sarà introdotto da un intervento del Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli – si inserisce nel quadro delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Come si evince dal titolo dell’opera di Condemi, le vicende narrate nel romanzo storico sono infatti anche quelle relative alla rivolta organizzata nel settembre del 1847 nel Distretto di Gerace da Michele Bello, Pietro Mazzoni, Gaetano Ruffo, Domenico Salvadori e Rocco Verduci. Partendo dalla volontà di un magistrato di scrivere un saggio sul processo che si concluse con la fucilazione – il 2 ottobre 1847 – dei Cinque Martiri di Gerace, l’opera di Condemi, come lo stesso autore precisa nelle pagine di Introduzione, da quello che doveva essere un saggio storico diventa un romanzo – «ma senza discostarsi mai troppo da una realtà storica a tutti drammaticamente nota» – che si muove su due piani temporali diversi, quello attuale lungo il quale si dipana la storia d’amore tra il magistrato-saggista e una docente universitaria impegnata in una ricerca sulle logge massoniche presenti in Calabria a metà ‘800, e quello costituito dal contesto nel quale si svolsero i fatti storici che portarono alla fucilazione dei cinque giovani patrioti calabresi. Il tutto a vantaggio di una lettura agevole che, attraverso l’artifizio letterario scelto dall’autore – un sistema di flashback tra passato e presente davvero ben articolato –, consente al lettore di “rileggere” o di apprendere la vicenda storica dei Cinque Martiri di Gerace, unitamente alla loro cifra morale, intellettuale e civile.

Alla già citata introduzione del Sindaco di Gerace, seguirà – come ideale trait d’union tra passato e presente – il saluto da parte dei Sindaci dei Comuni che diedero i natali ai Cinque Martiri di Gerace: Ardore, Bianco, Caraffa del Bianco, Roccella e Siderno.

Seguiranno gli interventi di Vincenzo Cataldo, Deputato di Storia Patria per la Calabria, e di Giovanni Pittari, dirigente scolastico e studioso di storia, due degli amici-storici della cui preziosa collaborazione si è avvalso l’autore – che concluderà l’incontro – per indagare al meglio la realtà storica risorgimentale.   

Luigi Condemi di Fragastò, calabrese di nascita, è magistrato della Corte dei Conti di Roma. Laureatosi in Economia e Commercio a Messina e in Giurisprudenza a Firenze, si è specializzato in quattro discipline diverse nelle università di Roma, di Bologna e di Firenze. Già docente dell’Università L.U.I.S.S. di Roma, all’Istituto Superiore di Studi Giuridici del Lazio “Carlo Arturo Jemolo” e ai Master del Collegio Europeo di Parma, insegna attualmente all’Università L.U.M.S.A. di Roma. Autore di numerosi testi giuridici ed economici, è approdato alla narrativa nel 1986 con il romanzo “Eccellenze laiche”, edito da Spirali, cui hanno fatto seguito, presso lo stesso editore, “La luna di marzo”, “Donne di Calabria”, “La bella alla finestra e la bella alla porta”, “Dalla Calabria al pianeta” e, di prossima pubblicazione, “L’etica dell’etichetta” (vecchio e nuovo bon ton). Vincitore del premio speciale “Zaleuco” a Gerace; del “Premio della cultura” della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a Roma; del premio biennale “La penna del giudice”, a Siena; del premio alla carriera letteraria “Armando La Torre”, a Siderno. 

redazione@approdonews.it