“Arrivati a questo punto, se ci sono uomini politici di buona volontà, chiediamo che questi si manifestino con atti concreti ed alla luce del sole”
redazione | Il 23, Feb 2012
Lavoratori delle linee Taurensi, il grido di allarme della Cgil di Gioia Tauro
“Arrivati a questo punto, se ci sono uomini politici di buona volontà, chiediamo che questi si manifestino con atti concreti ed alla luce del sole”
Lavoratori delle linee Taurensi, il grido di allarme della Cgil di Gioia Tauro
GIOIA TAURO – Da qualche giorno, si stanno addensando sulla testa e sul futuro dei lavoratori delle linee Taurensi, nuvole sempre più nere. Infatti, pare che l’azienda abbia messo in atto a discapito dei lavoratori, un’azione subdola, che prevede entro la fine del mese di febbraio, la volontà di abbandonare a se stesse le linee Taurensi. In quanto, sembra che, l’intenzione sia quella di trasferire il personale di Gioia Tauro presso la funicolare di Catanzaro. Noi lavoratori siamo in netto disaccordo con questo provvedimento e allo stesso tempo vogliamo ricordare al management aziendale chè, il 27 ottobre 2011 è stato firmato un accordo che prevedeva la riapertura ed il rilancio delle linee Taurensi e non la loro chiusura a fronte di sacrifici dei lavoratori, di riduzioni di stipendio e pensionamenti. Purtroppo dobbiamo constatare amaramente, che ad oggi, atti ufficiali propedeutici alla riapertura delle linee Taurensi,non se ne sono prodotti e che gli unici a pagare sono ancora una volta i lavoratori e i cittadini. Abbiamo riscontrato e visto le patetiche e ritrite passerelle dei politici, i quali spesso si sono sperticati in blandi attestati di solidarietà di cui pendendo atto ringraziamo, oppure di altri che hanno promesso risorse economiche per l’immediata riapertura della tratta Gioia Tauro- Palmi. Sino ad oggi di fatto non si è visto niente di concreto. Tranne qualche incontro non ufficiale con le parti sociali o qualche politico, ma queste sono cose che lasciano il tempo che trovano. Di concreto c’è il fatto che, pochi giorni or sono le F.d.C. hanno trasferito a Catanzaro: un motocarrello atto alla pulizia delle linee ferroviarie e pare che a giorni intendano fare lo stesso con i due locomotori.
Come intrerpretare tali trasferimenti se non una volontà di dismettere e prendere in giro i lavoratori?
Arrivati a questo punto, se ci sono uomini politici di buona volontà, chiediamo che questi si manifestino con atti concreti ed alla luce del sole. Chiediamo al Presidente della provincia, Giuseppe Raffa, un’immediata convocazione ufficiale delle associazioni sindacali e di una piccola delegazione di lavoratori. Vogliamo capire se ci sono ancora disponibili quelle risorse economiche che potrebbero contribuire fattivamente alla riapertura della tratta Gioia Tauro – Palmi. Allo stesso tempo chiediamo al Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, di convocare al più presto le segreterie regionali dei sindacati e con loro riallacciare il filo del discorso interrotto dopo la firma dell’accordo di ottobre 2011. La vertenza volge ormai al termine, questa è l’ultima chiamata. Vogliamo sapere che fine faranno le linee Taurensi e i lavoratori delle Ferrovie della Calabria tutti, la numerosa utenza che giornalmente ci sostiene dichiarando l’imbarazzo di una continua volontà di chiusura. In attesa di qualche risposta, informiamo già da adesso, che i lavoratori delle linee Taurensi sono in stato di agitazione e il permanere di tale situazione potrà generare azioni dettate dalla disperazione.
redazione@approdonews.it