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“Capusutta”, un esempio da imitare

“Capusutta”, un esempio da imitare

| Il 22, Nov 2011

Applausi e consensi per la manifestazione teatrale lametina giunta alla seconda edizione e che, come pewr gli altri anni, ha visto salire sul palco sessanta giovani della città di cui trenta di etnia rom

di Antonietta Bruno

“Capusutta”, un esempio da imitare

Applausi e consensi per la manifestazione teatrale lametina giunta alla seconda edizione e che, come pewr gli altri anni, ha visto salire sul palco sessanta giovani della città di cui trenta di etnia rom

 

 

 

LAMEZIA TERME – Si rinnovano gli applausi e i consensi per la manifestazione teatrale “Capusutta” giunta a Lamezia alla sua seconda edizione e che come in precedenza, ha vista salire sul palco sessanta giovani della città di cui trenta di etnia rom. Un bell’esempio di spettacolo, un bell’esempio di civiltà ma soprattutto un “progetto culturale” così  è stato definito dal suo promotore Tano Grasso, che sbarca i confini calabresi per approdare nella Capitale. Il 16 dicembre di quest’anno, infatti, i giovani di “Capusutta” si esibiranno, accompagnati dal sindaco Gianni Speranza, presso il Teatro Valle di Roma. “Capusutta” dunque, <<è il teatro che si è fatto a Lamezia Terme e non quello che non si può fare>> nella città della Piana. Questa le parole del primo cittadino che con tono chiarificatore ha inteso rispondere alle numerose sollecitazioni e agli articoli apparsi sulle pagine dei quotidiani on-line nazionali, dopo le due serate dello spettacolo teatrale voluto e finanziato interamente dal Comune di Lamezia Terme (65,000 euro in totale per gli anni 2010-2011). Ovviamente, le parole del sindaco sono mirate anche a chiarire la recente questione con l’assessore alla Cultura Tano Grasso che proprio pochi giorni fa ha annunciato le sue irrevocabili dimissioni da membro della Giunta Speranza per via dei disaccordi tra l’assessorato e l’associazione locale Ama Calabria, finiti poi sulle colonne di testate nazionali. Noto a tutti ormai è l’articolo pro-Ama Calabria scritto dal giornalista Corrado Augias, che per il presidente onorario della Fai è stata la “goccia che ha fatto traboccare il vaso”. Anche su questo il sindaco si è espresso affermando che: <<Per quanto riguarda la questione Ama Calabria, sappiamo che l’associazione ha inviato a molti famosi musicisti italiani, come i maestri Ennio Morricone, Riccardo Muti, Claudio Abbado ed altri ancora, un appello  affinchè si interessino alla loro vicenda, così come ha già fatto nei giorni scorsi con  Corrado Augias.  Naturalmente – continua Speranza – tutti diranno e affermeranno che è un’ “indecenza” aver tagliato i fondi ad un’associazione così importante che porta in città della bella musica, senza tenere in alcun conto i 100.000 euro di contributo e la concessione di uno stabile ristrutturato di proprietà comunale in uso gratuito per lo svolgimento della loro attività per il 2011, che confermano come anche quest’anno, così come per  tutti gli anni precedenti, il Comune di Lamezia Terme sia sempre il principale contribuente dell’associazione>>.

Ritornando alla rappresentazione “Capusutta” invece,  ritenendola una “esperienza positiva anche nel 2012” il primo cittadino non solo si è detto propenso a cercare di individuare le risorse necessarie per il viaggio a Roma dei ragazzi, ma anche quelle per finanziarlo il prossimo anno. <<Certo comunque, che le risorse a disposizione del Comune saranno minori rispetto alle annualità precedenti>>.

Antonietta Bruno