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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 GENNAIO 2025

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“Centinaia di piccole aziende calabresi hanno avviato le procedure di fallimento”

“Centinaia di piccole aziende calabresi hanno avviato le procedure di fallimento”

| Il 15, Gen 2013

E’ l’allarme lanciato dal consigliere regionale Salvatore Magarò

“Centinaia di piccole aziende calabresi hanno avviato le procedure di fallimento”

E’ l’allarme lanciato dal consigliere regionale Salvatore Magarò

 

 

“Centinaia di piccole aziende calabresi hanno avviato le procedure di fallimento o sono in procinto di farlo perché nell’impossibilità di riscuotere crediti dalle pubbliche amministrazioni. E’ un fenomeno preoccupante e in costante escalation, come confermano le telefonate e gli sfoghi personali che in questo periodo sto ricevendo purtroppo quotidianamente”.

Da’ voce a un disagio che definisce “silenzioso quanto drammatico” il consigliere regionale Salvatore Magarò e lancia un vigoroso appello: “E’ inaccettabile, sul piano razionale ed anche morale – afferma – , che imprenditori perbene debbano fallire non per errori o investimenti sbagliati ma soltanto perché non riescono a riscuotere somme, in alcuni casi anche ingenti, che le pubbliche amministrazioni non erogano con ritardi anche di diversi anni. Ecco perché faccio appello all’intera pubblica amministrazione della Calabria, a cominciare dalla Regione, e alle Province e ai Comuni, affinché si compia ogni sforzo possibile e con un impegno straordinario si venga incontro al grido di dolore delle aziende onorando, anche parzialmente se è il caso, i debiti accumulati”.

“Dobbiamo trovare il modo di salvare un’imprenditorialità che, senza colpe soggettive rischia concretamente di finire sul lastrico e di scomparire – aggiunge l’esponente politico -. Le imprese e soprattutto le piccole aziende costituiscono la risorsa più preziosa dell’economia calabrese. Sono il tessuto connettivo ‘sano’ nel quale i calabresi onesti ripongono le speranze di una ripresa dello sviluppo e dell’occupazione, a fronte di un’imprenditoria inquinata dalla ‘ndrangheta che certo non soffre di problemi di liquidità”.

“So bene, per conoscenza diretta e in base alla mia esperienza di amministratore – conclude Magarò –, quanto gli enti locali siano sottoposti in questa fase a ristrettezze senza precedenti, a causa della congiuntura economica. Ma spero che comunque si possa fare ogni sforzo possibile per venire incontro eccezionalmente alle esigenze di operatori economici costretti a gettare la spugna non per colpa di debiti ma, paradossalmente, di crediti”.