“Ci si ricorda degli Lsu ed Lpu solo in campagna elettorale”
redazione | Il 15, Mar 2013
E’ quanto afferma Filippo Speranza, referente provinciale Sportello economia di Sinistra, ecologia e libertà di Reggio Calabria
“Ci si ricorda degli Lsu ed Lpu solo in campagna elettorale”
E’ quanto afferma Filippo Speranza, referente provinciale Sportello economia di Sinistra, ecologia e libertà di Reggio Calabria
Riceviamo e pubblichiamo:
Lsu (lavoratori socialmente utili) ed Lpu (lavoratori di pubblica utilità), pare che si parli di loro soprattutto nelle campagne elettorali, essendo circa 5.000 nella Regione Calabria è sicuramente una bella fetta di elettorato attivo, e quindi i politici fanno a gara a chi la spara più grossa per sedurre questi voti.
Ma adesso la campagna elettorale è finita, e i problemi ci sono, come prima e più di prima e i politici, i parlamentari di destra, centro, e sinistra, quei 5.000 volti o voti, non se li ricordano più.
Rinfreschiamo la memoria.
Dopo le modifiche intervenute a causa della sentenza della Corte Costituzionale n.18/2013, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art.55 comma 1 della Legge Regionale Calabria n. 47/2011 che proroga il termine finale di attuazione dei piani di stabilizzazione spostandolo dal 31/12/2012 al 31/12/2014 utilizzazione; di fatto viene a cadere la normativa sugli LPU-LSU, e vengono a cadere anche i 5.000 protagonisti di questa storia assurda.
Bisogna ricordare che dei circa 8.000 LPU-LSU iniziali, circa 5.000 sono nel limbo, ma gli altri sono stati stabilizzati negli anni precedenti, ricordiamo che le opportunità devono essere pari per tutti, e quindi le 5.000 anime rimaste devono trovare inserimento professionale, anche obbligando con apposite norme regionali i Comuni e gli Enti ad attingere da tale bacino, anche se il soggetto LSU-LPU non è il nipote del Sindaco di turno, che come sappiamo fà curriculum.
Ricordiamo che questi lavoratori percepiscono in base alle qualifiche da un minimo di circa 800,00 ad un massimo di 950,00 euro mensili, senza versamento di contributi INPS oppure INPDAP, (quando di dice lotta al lavoro nero), praticamente con tutti i doveri dei dipendenti comunali, e senza averne tutti i diritti, in base ad un disciplinare a dir poco contraddittorio.
La problematica si sta affrontando, con l’Assessore Stillitani (che nel 2012 prometteva stabilizzazioni, un giorno si e l’altro pure), che ha comunicato che le spettanze per gli ultimi mesi del 2012, sono state liquidate, perché ad oggi si aspettavano anche quelle; mentre il 25 marzo si riunirà il Consiglio Regionale per partorire una norma transitoria per risolvere il problema per l’anno 2013.
Tutto ciò nasce, a monte, dalla mancata stabilizzazione che doveva avvenire entro il 31/12/2007, e poi il brodo si è allungato ad oggi, per le omissioni della Regione Calabria.
La Regione Calabria, anche se riuscirà, a metterci una pezza anche stavolta, come vogliamo e verificheremo, non risolverà il problema che si ripercuoterà sempre con maggiore tono al prossimo giro di normativa.
Pertanto chiediamo che dopo aver salvato la situazione si cominci a stilare una legge regionale, che vincoli gli Enti e i Comuni ad attingere, ma veramente e non virtualmente come si è fatto fino ad oggi, al bacino degli LPU-LSU esistenti, e quindi finalmente si vada oltre le logiche clientelari che spesso si presentano nelle nostre realtà locali, logiche che mantengono la nostra pubblica amministrazione nel malfunzionamento.
Dott. Filippo Speranza, Referente Provinciale Sportello Economia