“Falcomata’ non deve dimettersi non e’ interessato da alcuna questione giuridica”
redazione | Il 07, Giu 2012
Il circolo De Angelis (Sel) in merito alla richiesta di dimissioni nei confronti di Giuseppe Falcomata’
“Falcomata’ non deve dimettersi non e’ interessato da alcuna questione giuridica”
Il circolo De Angelis (Sel) in merito alla richiesta di dimissioni nei confronti di Giuseppe Falcomata’
REGGIO CALABRIA – La richiesta di dimissioni avanzata nei confronti di Giuseppe Falcomatà, nei giorni scorsi da alcuni esponenti del cdx reggino, oggi dall’ex assessore all’Urbanistica, conferma il grado di imbarbarimento in cui è stata trascinata la nostra città dalla maggioranza di centrodestra che sgoverna il Comune.
I suddetti chiedono, in sostanza, le dimissioni di Falcomatà per una vicenda che riguarda suoi congiunti, sulla quale vi è un’indagine della Magistratura tesa ad accertare eventuali responsabilità penali del già assessore regionale Demetrio Naccari nell’esercizio delle sue funzioni, e della moglie.
Stando dunque ai fatti, anche il più sprovveduto dei cittadini di Reggio comprende come Giuseppe Falcomatà e il suo ruolo di consigliere comunale e capogruppo del partito democratico non siano minimamente sfiorati, dal punto di vista giuridico, dalla questione.
Ma anche dal punto di vista politico, non c’è pietra di questa città che non sappia che la storia di Demetrio Naccari non può essere accostata, neanche lavorando, e parecchio, di fantasia, a quella di Falcomatà e della sua famiglia.
Queste posizioni del centrodestra, dunque, non possono che essere il frutto, da un lato, della regressione del dibattito politico al livello di una arena (!!) nella quale si lotta scevri da ogni principio morale e da ogni regola civile, dall’altro del tentativo di mettere in campo dei diversivi in grado di spostare l’attenzione dai gravi problemi che attanagliano la città, sui quali l’Amministrazione non riesce a intervenire per manifesta incapacità, e dai torbidi ed inquietanti episodi nei quali si trovano coinvolti tanti esponenti del centrodestra.
Ma c’è dell’altro.
La campagna denigratoria in atto non può che essere percepita come un tentativo di trascinare tutti indistintamente nel fango della disapprovazione, di far passare l’assunto “tutti colpevoli, nessun colpevole”, di mettere sullo stesso piano richieste di dimissioni per vicinanze e frequentazioni scomode e pericolose per il rischio di infiltrazioni, e richieste di dimissioni per vicinanze casuali e fatti di natura completamente diversa e tutti da verificare.
A questo gioco al massacro il centrosinistra nel suo complesso deve mettere un argine spesso e indistruttibile, e deve sentire il dovere di farlo anche nel momento in cui al partito democratico possono e devono essere mosse critiche ferme per certi atteggiamenti in campo nazionale, ultimi in ordine di tempo l’appoggio alla Fornero e le votazioni in Parlamento su nomine e De Gregorio, che vanno censurati senza attenuanti, anche perché alimentano il vento della protesta contro la casta e dell’antipolitica.
Questa deve essere una battaglia di civiltà.
A nessuno può essere consentito di seminare odio e risentimento mettendo la melma nel ventilatore, perché ci sono fatti e persone distinti e distanti da altri fatti ed altre persone.
L’augurio per la città è che Demi Arena, che un giorno si e l’altro pure tuona contro coloro che la sua mente dipinge come nemici della città, solo perché arde dal desiderio di zittire il dissenso e di censurare le critiche, liberi presto il campo insieme al suo caro (per noi cittadini) modello, per aprire, una volta squarciato il velo sui misfatti compiuti negli ultimi dieci anni, una nuova fase di civiltà e di democrazia per la Reggio degli onesti.
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