“I consiglieri regionali non hanno il limite della decenza”
redazione | Il 09, Set 2013
Paolo Parentela, cittadino eletto portavoce M5S alla Camera, commenta così la decisione assunta dal Consiglio regionale, di respingere la richiesta dei Meetup calabresi, relativa ad un Referendum popolare per richiedere l’abolizione del vitalizio ai consiglieri regionali a partire da questa legislatura
“I consiglieri regionali non hanno il limite della decenza”
Paolo Parentela, cittadino eletto portavoce M5S alla Camera, commenta così la decisione assunta dal Consiglio regionale, di respingere la richiesta dei Meetup calabresi, relativa ad un Referendum popolare per richiedere l’abolizione del vitalizio ai consiglieri regionali a partire da questa legislatura
Riceviamo e pubblichiamo:
Loro non molleranno mai, noi neppure! Mai come in questi giorni in Calabria va di
moda uno dei motti del MoVimento Cinque Stelle. Il Consiglio Regionale, infatti, ha
respinto la richiesta dei Meetup calabresi relativa ad un Referendum popolare per
richiedere l’abolizione del vitalizio ai consiglieri regionali a partire da questa
legislatura. “I consiglieri regionali non hanno il limite della decenza, chiedere loro di
rinunciare da soli a certi privilegi, come abbiamo fatto noi in Parlamento – tuona
Paolo Parentela, cittadino eletto portavoce M5S alla Camera – forse sarebbe stato
troppo, ma avrebbero potuto benissimo dar voce ai cittadini. Ricordiamoci del fatto
che, mentre il MoVimento Cinque Stelle restituiva quasi 55milioni, tra rimborsi
elettorali (42milioni), dimezzamento delle indennità, rinuncia di spese aggiuntive,
rinuncia alle indennità di fine mandato, rinuncia a indennità negli uffici di
presidenza (Camera, Senato e tutte le Commissioni) e rinuncia a ciò che resta non
speso della diaria di ogni parlamentare (in soli tre mesi abbiamo restituito un
milione e cinquecentosettanta mila euro ed altri ne restituiremo nei prossimi mesi), i
consiglieri regionali della Calabria venivano indagati per aver speso soldi pubblici
in champagne e gratta e vinci”. “La nostra richiesta – racconta Parentela – avrebbe
portato ad un ulteriore risparmio di quasi un milione di euro all’anno per cittadini
calabresi, denaro che sarebbe potuto essere destinato al finanziamento delle piccole
e medio imprese o a coprire qualche debito che la gestione dei partiti ha lasciato nel
settore della Sanità, come in tutti gli altri”. Il Deputato M5S aggiunge: “Questo
risparmio avrebbe addirittura concesso alla classe politica regionale l’occasione di
mostrarsi responsabile davanti a tutti i sacrifici a cui sono chiamati i cittadini di
tutto il Paese e della nostra Regione in particolare”. Prosegue Parentela: “Che la
Regione Calabria avrebbe rifiutato la proposta era nell’aria sin da quando gli
attivisti dei Meetup calabresi presentarono la richiesta andando in massa al
Consiglio Regionale, all’inizio di questa estate. Immediato fu il rinvio della Regione
Calabria, che prese tempo, facendo slittare la decisione al Consiglio Regionale di
Settembre, forse per intralciare la raccolta delle 75.000 firme necessarie, entro la
fine del mese”. “I meetup calabresi avevono chiesto, attraverso una diffida alla
Regione Calabria di prorogare tale scadenza al 31 dicembre – affermano gli altri
portavoce calabresi in Parlamento del MoVimento – in modo da poter avere il tempo
necessario per raccogliere le firme attraverso i nostri consueti banchetti su tutto il
territorio calabrese. E invece – concludono i deputati e senatori del MoVimento 5
Stelle – ci ritroviamo con la porta sbattuta in faccia. L’ennesimo strappo di questa
istituzione che si è venuto a creare con i cittadini”.Siamo indigniati ma non
molliamo, il tempo si avvicina, ci vediamo anche alla Regione Calabria e sarà un
vero piacere!
Paolo Parentela – Cittadino eletto alla Camera dei Deputati – MoVimento Cinque
Stelle