“I pidiellini dovrebbero stare zitti mentre di Rigoli e Sposato è ancora ignota la proposta politica”
redazione | Il 09, Giu 2012
Il Pd di Taurianova sulle varie diatribe partitiche. “Il sindaco deve fornire all’attività investigativa quanto di sua conoscenza su fatti o sospetti che stanno condizionando la vita della città”
“I pidiellini dovrebbero stare zitti mentre di Rigoli e Sposato è ancora ignota la proposta politica”
Il Pd di Taurianova sulle varie diatribe partitiche. “Il sindaco deve fornire all’attività investigativa quanto di sua conoscenza su fatti o sospetti che stanno condizionando la vita della città”
Riceviamo e pubblichiamo:
Ci sono due caratteristiche fondamentali che hanno caratterizzato il Partito Democratico di Taurianova negli anni. La prima è quella di non avere mai avuto i tratti negativi che contraddistinguono la maggior parte della classe politica cittadina. Ci riferiamo alla vanità, all’esibizionismo, all’arroganza e al desiderio di primeggiare, che i “mestieranti di partito” ostentano incessantemente e che hanno portato alla degenerazione dell’azione di governo intesa come servizio al cittadino. La seconda è quella del coraggio e della chiarezza. Siamo stanchi ed avviliti, in un momento difficilissimo per la nostra Città, di dover commentare idiozie, volgarità e aggressioni verbali continue, che appartengono al passato recente ma che volutamente proseguono – sull’onda della distruzione della cosa pubblica consumata negli ultimi quindici anni – nel tentativo insolente di pregiudicare il futuro della nostra comunità. Il continuo attacco al nostro Partito, e in generale ai partiti del centro sinistra, sul contributo che avremmo dato alla vittoria del Sindaco Romeo, appare ormai stantio e ottuso. Non serve a nessuno ritornare su questi temi, serve solo a chi – lo ripetiamo consapevolmente – privo di idee e di proposte, ama nascondersi dietro strumentali e inopportune polemiche, certificando la propria incapacità e insufficienza. Riteniamo utile soltanto ricordare che il PD nell’ultima competizione elettorale non era presente con proprie liste, non ha concordato programmi con nessuno
schieramento, non ha sottoscritto o pattuito accordi con nessun candidato, non ha indirizzato voti o preferenze, non ha tifato per alcuno.
In sostanza il voto dei singoli cittadini iscritti o simpatizzanti del PD è stato accordato ai candidati sulla base di valutazioni libere e personali, avendo il nostro Partito deciso il totale disimpegno dalla competizione elettorale. Siamo convinti, invece, che a determinare la vittoria di Romeo alle ultime elezioni comunali non siano stati i voti delle forze del centro sinistra, quanto l’impegno dichiarato in fase di ballottaggio dai massimi dirigenti del PDL locale, che ha scatenato la reazione dell’elettorato taurianovese che ormai aveva, e ha, piene le tasche di dodici anni di mala e dannosa politica. Non esiste dunque alcun motivo per il quale recitare solo uno dei mille mea culpa invocati nelle loro recenti esternazioni. Esistono, invece, mille motivi per invitare i pidiellini nostrani al silenzio totale. Per quanto riguarda Rigoli e Sposato (dei quali non sappiamo definire neanche la loro appartenenza politica) non abbiamo argomenti da contrapporre. Siamo in difficoltà visto che a tutt’oggi ci è assolutamente ignota e non pervenuta la loro proposta politica. A dire il vero non capiamo neanche a chi rivolgerci perché non si comprende chi tra i due è il vero leader del variopinto raggruppamento elettorale che rappresentano.
Per mantenere fede alla già citata nostra prima caratteristica, non affronteremo più questo argomento, anche in presenza di futuri deliri. Per rispettare la seconda caratteristica trattata in premessa, invece, invitiamo quanti abbiano perso la memoria a rileggere il manifesto con il quale il Partito Democratico ha, con chiarezza e coraggio, annunciato un anno fa la non presentazione della lista. Servirebbe a capire che allora avevamo ragione e a comprendere meglio quello che sta succedendo oggi.
La situazione era già catastrofica un anno fa: zeppa di rancori, di sfide, di vendette annunciate e continue ricerche di affermazioni personali. A tutte queste cose abbiamo detto di no, ci siamo tirati indietro. Oggi il contesto è ulteriormente peggiorato, siamo sul baratro e in piena disperazione. Assistiamo in questi giorni ancora a puerili polemiche sulla condizione dei conti della casa comunale, come se i cittadini non avessero capito che la colpa dello scempio perpetrato è di chi ha amministrato questa Città negli ultimi quindici anni. Questi hanno nome, cognome e identità politica: centro destra. Lo scontro è tutto interno a questo schieramento politico, diviso in mille pezzi, in cento sigle, e in decine di atteggiamenti pencolanti dei loro protagonisti. Non si vuole capire che in questi momenti la vera priorità per il nostro paese è quella di far fronte (oltre che alla tragica situazione economica) alla profonda crisi delle istituzioni, di crollo della democrazia e del disfacimento della convivenza civile che, invece, la politica dovrebbe garantire.
Questa Città merita affetto. I nostri bambini, i nostri anziani, le donne e gli uomini taurianovesi meritano, soprattutto, affetto e tranquillità. Basta con la paura, l’ansia, il terrore, e l’incertezza. Serve una pausa, un momento di riflessione comune al quale tutti, in buona fede, devono partecipare. Lo deve fare il Sindaco, primo cittadino taurianovese, dando seguito a quanto dichiarato alla stampa. Deve fornire all’attività investigativa quanto di sua conoscenza su fatti o sospetti che stanno condizionando la vita della Città. Lo deve fare il Consiglio Comunale abbandonando l’idea della rissa e della rivalsa individuale. Lo devono fare i partiti politici confrontandosi tra di loro e formulando proposte. Lo devono fare le forze di polizia, preposte al controllo e alla repressione, assicurando più presenza e incisività.
Noi saremo al fianco di chi dimostrerà di avere voglia di fermare l’onda anomala che si sta abbattendo su Taurianova e se la telesorveglianza o un Consiglio Comunale aperto, proposti da altri rappresentanti politici, possono rappresentare il segnale ed il punto di partenza di una nuova fase, noi siamo pronti a fare la nostra parte condividendoli. Se così non sarà, allora, per il bene di tutti, è auspicabile un ricambio della classe dirigente, prima che invece di un’alternativa democratica si concretizzi il tentativo di affermare una nefasta alternativa alla democrazia.
Il Direttivo Partito Democratico Circolo di Taurianova Sez. “Walter Schepis”
redazione@approdonews.it