E’ quanto afferma il senatore Antonio Caridi che ha presentato una mozione
“Il dato sulla disoccupazione giovanile è il vero dramma del Paese”
E’ quanto afferma il senatore Antonio Caridi che ha presentato una mozione
“In vista dell’adozione del disegno di legge di stabilità per il 2014, il Governo si impegni a valutare l’opportunità di assumere ogni opportuna iniziativa affinché, nell’attuale fase congiunturale, ancora sfavorevole, il rispetto della stabilità finanziaria sia accompagnato da azioni incisive di politica economica e di sostegno e rilancio della crescita e dell’occupazione”.
Lo chiede espressamente, attraverso la presentazione di un’apposita mozione, il senatore Antonio Caridi, il quale invita l’esecutivo all’adozione di “misure finalizzate alla promozione della partecipazione al mercato del lavoro, in particolare dei giovani; a rendere più efficaci i servizi pubblici per l’impiego; a favorire un miglior raccordo tra scuola e mondo del lavoro, al fine di rispondere in modo più concreto alle esigenze formative dei giovani e di consentire un più facile accesso al mercato del lavoro”.
Il parlamentare calabrese motiva la richiesta sulla base di un articolato ragionamento che parte dalla “fase recessiva dell’economia italiana iniziata nella seconda metà del 2011, che ha avuto ripercussioni significative sul mercato del lavoro e ha aggravato la condizione dei giovani, peggiorando le opportunità di trovare un’occupazione, di stabilizzare il percorso lavorativo e di realizzare una propria indipendenza economica, se si considera che il tasso di disoccupazione è ai massimi livelli dal secondo dopoguerra – al 12% -, con quella giovanile vicina al 40%”.
Più in generale, secondo il senatore Caridi , “la crisi economica, iniziata già nel 2007, ha eroso le capacità di resistenza delle famiglie e delle imprese, generando condizioni di diffuso disagio sociale, una caduta profonda delle aspettative, un cambiamento radicale nelle abitudini dei consumatori; la contrazione del prodotto cumulata dall’avvio della crisi ha raggiunto l’8 per cento, condizionando negativamente il tessuto produttivo e le opportunità occupazionali”.
In questo contesto “la situazione si presenta più grave al Sud la cui struttura produttiva, meno votata all’export, ha risentito in misura più intensa delle difficoltà della domanda interna; l’economia del Mezzogiorno ha registrato maggiori perdite di posti di lavoro, la maggiore caduta dei redditi, e una contrazione dei consumi più pronunciata”.
Il senatore Caridi rileva come, secondo il rapporto del Fondo monetario internazionale, redatto al termine della missione in Italia nel mese di settembre, “l’economia italiana sta mostrando segnali di stabilizzazione, ma la disoccupazione è ancora alta e i trend rimangono bassi”.
Pur avendo accolto con favore il pacchetto di misure a favore della crescita e del mercato del lavoro, il Fondo ha sottolineato che “servono ulteriori riforme per dare slancio alla produttività e aumentare il tasso di occupazione, soprattutto tra giovani e donne”.
In tal senso qualche risultato si è ottenuto con l’approvazione della legge 9 agosto 2013, n. 99, che reca i primi interventi urgenti per la promozione dell’occupazione, in particolare giovanile, e della coesione sociale.
Un provvedimento, conclude il senatore Caridi, che mira a favorire la ripresa occupazionale, a ridurre l’inattività, a migliorare l’occupabilità dei giovani e a fronteggiare il disagio sociale, soprattutto nel Mezzogiorno, dove il fenomeno è più acuto.
Gli interventi si sviluppano lungo cinque assi principali: accelerare la creazione di posti di lavoro, a tempo determinato e indeterminato, soprattutto per giovani e disoccupati di tutte le età; anticipare la “Garanzia Giovani”, per creare nuove opportunità di lavoro e di formazione per i giovani, ridurre l’inattività e la disoccupazione; migliorare il funzionamento del mercato del lavoro e potenziare le politiche attive; aumentare le tutele per imprese e lavoratori; intervenire per ridurre la povertà assoluta e accrescere l’inclusione sociale.