“Il sindaco e la sua maggioranza prendano atto della situazione di stallo politico in cui versa Rosarno”
redazione | Il 28, Set 2012
E’ quanto chiede la sezione Udc rosarnese
“Il sindaco e la sua maggioranza prendano atto della situazione di stallo politico in cui versa Rosarno”
E’ quanto chiede la sezione Udc rosarnese
Riceviamo e pubblichiamo:
Dopo quasi due anni di gestione amministrativa, il nostro partito avverte, soprattutto in considerazione del maggiore peso ricoperto in giunta con la nomina di un secondo assessore, l’inderogabile esigenza di chiedere al nostro Sindaco ed ai componenti della maggioranza di prendere atto di una situazione di stallo politico e gestionale che non ci ha constentito, fino al momento, di attuare in pieno il programma presentato agli elettori nel corso della campagna elettorale; e, quindi, di attivarsi, tutti insieme, senza se e senza ma, al più presto, al fine di rilanciare l’azione di governo della città.
Intanto, vogliamo rivolgere al “nostro Sindaco” un invito ad essere maggiormente presente, anche fisicamente, a Palazzo San Giovanni e, pur comprendendo le legittime e naturali aspirazioni personali, a non farsi distrarre dal precipuo compito che ha assunto con i nostri concittadini.
Abbiamo promesso, infatti, di “normalizzare” il Paese; di dire a gran voce, dopo i tristi fatti del recente passato, che Rosarno è una comunità fatta prevalentemente da persone perbene e che non meritava e non merita di essere umiliata da quanti preferiscono gli spot alla ricerca della verità.
Invece, nostro malgrado, registriamo che qualcuno ha interesse a fare apparire Rosarno solo come una comunità di delinquenti in cui regna l’illegalità ed il malaffare.
Gli articoli apparsi sui principali quotidiani nazionali continuano a dipingerci come una Città completamente soggiogata dalla ndrangheta.
Proprio qualche giorno fa, infatti, “Repubblica” ci classificava come un comune della Locride e dipingeva il nostro Sindaco come una donna sola al comando di una nave in tempesta, con un virgolettato di quest’ultima che ci ha lasciato letteramente sbigottiti e che riportiamo testualmente ” Chiamano le donne a fare politica nei luoghi e nei momenti difficili pensando che siano più manovrabili, poi non le possono manovrare e le lasciano sole”.
Ed allora, poiché noi dell’U.D.C. siamo e saremo vicini e leali con il nostro Sindaco, le chiediamo di dire a noi ed a tutta la comunità che rappresenta, chi l’ha chiamata, chi ha tentato di manovrarla e in quale direzione??? Chi l’ha lasciata sola?????
Ciò detto, ci preme sottolineare che la descrizione apparsa su Repubblica non risponde alla realtà che viviamo quotidiniamente, l’unica frase che ci sentiamo di condividere con Elisabetta Tripodi è quella in cui lei afferma testualmente “Ma io non posso permettermi di avere paura” in quanto nemmeno noi abbiamo alcuna paura; ed infatti grazie all’infaticabile lavoro della magistratura e delle forze di polizia, oggi Rosarno è un paese che comincia a rivedere un barlume di luce, un paese in cui si respira, finalmente, un’aria nuova ed in cui si può fare politica tranquillamente.
Ed è prorio per questo che non ci possiamo permettere di sprecare questa irripetibile occasione per cambiare profondamente la nostra città.
Per noi dell U.D.C., altra fonte di grande preoccupazione è rappresentata dalle lotte intestine che si consumano quotidianamente all’interno del partito di maggioranza relativa di cui il Sindaco è autorevole dirigente.
Ed invero, nonostante il PD esprima 5 consiglieri (visto che uno si è autosospeso!) oltre al Sindaco, Vicesindaco ed un Assessore, le beghe interne hanno certamente rallentato di fatto l’azione amministrativa, infatti da troppo tempo attendiamo di avere interlocutori che siano in grado di parlare con una voce sola e che possano in qualche modo far tornare un dialogo interrotto tra i partiti che compongono l’attuale coalizione.
Ma ancor più gravi sono le contraddizioni di un Partito che ha di fatto provocato l’esclusione della nostra comunità dall’organizzazione degli Stati Generali del Porto, tant’è che dalla stampa abbiamo appreso che le ragioni della nostra esclusione sarebbero da ricondurre all’ennesima lite tra esponenti del PD.
Ciò è emerso con chiarezza da alcune dichiarazioni del sindaco di San Ferdinando dott. Domenico Modaffari, il quale ha ammesso candidamente di aver tentato invano una mediazione tra Elisabetta Tripodi e l’organizzatore dell’evento On.le Arlacchi, anch’esso esponente del PD.
L’On.le Arlacchi escludendo Rosarno ha dimostrato scarsa sensibilità, mortificando di fatto non il primo cittadino, che ha sicuramente sbagliato a non prenseziare alla prima riunione tenutasi a Bruxelles, ma tutti i rosarnesi, i quali con il proprio lavoro stanno contribuendo al rilancio del Porto.
Abbiamo atteso inutilmente che su questo tristissimo episodio ci fosse un chiarimento ufficiale da parte dei protagonisti, ma purtroppo l’attesa si è rivelata vana.
Un precedente storico che non merita di essere ripetuto!!!!
Potremmo continuare, tuttavia preferiamo chiudere con il passato e chiedere al Sindaco ed ai compagni di viaggio di dare una svolta decisiva per il bene della nostra amata Rosarno.
Per tale motivo, preannunciamo che, al più presto, chiederemo un confronto tra tutti i partiti della coalizione ed il Sindaco.
Sezione UDC Rosarno