“Impedire a Equitalia il pignoramento della prima casa e dei beni strumentali delle aziende debitrici”
redazione | Il 13, Feb 2013
E’ quanto afferma Mimmo Gianturco (CasaPound)
“Impedire a Equitalia il pignoramento della prima casa e dei beni strumentali delle aziende debitrici”
E’ quanto afferma Mimmo Gianturco (CasaPound)
“Bisogna impedire a Equitalia il pignoramento della prima casa e beni strumentali delle aziende debitrici. Siamo fortemente contrari all’evasione fiscale, ma bisogna mettere i cittadini in condizioni di poter pagare. Equitalia deve smetterla di vessare i cittadini come il peggiore degli usurai”. A dichiararlo è Mimmo Gianturco, responsabile regionale del movimento politico ‘CasaPound Italia’ e candidato alla camera dei deputati nel collegio Calabria. “Bisogna porre alcuni paletti invalicabili all’attività di riscossione esercitata da Equitalia – afferma Mimmo Gianturco – in particolare si deve impedire il pignoramento della prima abitazione di un cittadino. Inoltre va impedito che alle imprese siano pignorati i beni strumentali utilizzati nell’attività lavorativa oppure che siano pignorati tutti i crediti”. “Noi siamo fermamente contrari all’evasione fiscale – continua il responsabile di CPI – riteniamo giusto e doveroso pagare le tasse così come stabilito dall’art. 53 della Costituzione, è altrettanto giusto tutelare il diritto alla proprietà dell’abitazione sancito dall’art 47 comma 2 e il diritto al lavoro garantito dagli articoli 4 e 25. E’ necessario che tutti questi principi costituzionali siano conciliati tra loro. Inoltre lo consideriamo necessario per impedire a Equitalia dei veri e propri abusi (come successo a Genova dove sono stati rinviati a giudizio i funzionari e i dirigenti della società) e per garantire che le imprese possano continuare la propria attività nonostante i debiti: se per pagare le imposte arretrate viene tolto a un agricoltore il trattore come farà a mandare avanti la propria impresa? Oppure se vengono pignorati tutti i crediti dell’impresa come farà questa a fare fronte anche ai più minimi adempimenti periodici?”
“Equitalia in 4 anni ha raddoppiato gli incassi – conclude Mimmo Gianturco – l’ 80% di tali incassi proviene da lavoratori dipendenti, pensionati, piccoli e piccolissimi imprenditori e liberi professionisti. Persone con le quali Equitalia cerca di far cassa in tutti i modi, arrivando a iscrivere ipoteche sulle abitazioni dei morosi anche per crediti di importo bassissimo, nonostante la legge 73/2010 esplicitamente lo vieti per cifre inferiori agli 8.000 euro. CasaPound Italia ha un progetto su cui lavora già da anni. Si chiama Ferma Equitalia (www.fermaequitalia.org) e mira ad obbligare il fisco ad applicare il tasso di interesse legale nella rateazioni dei crediti, a revocare ad Equitalia la possibilità di condurre indagini finanziarie e diminuire la percentuale pagata ad Equitalia sui piccoli crediti riscossi e raddoppiare quella sui grandi crediti (ad esempio superiori al milione di euro) per incentivare ulteriormente l’ente di riscossione a perseguire i grandi evasori. Solo così lo Stato può dare la possibilità ai cittadini di poter pagare i loro debiti, e applicare la giustizia sociale”.