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“Intervenire sulla sicurezza e sulla gestione delle acque. Fermare l’anarchia edilizia”

| Il 15, Nov 2013

E’ quanto afferma il movimento Terra e popolo di Rossano

“Intervenire sulla sicurezza e sulla gestione delle acque. Fermare l’anarchia edilizia”

E’ quanto afferma il movimento Terra e popolo di Rossano

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Lo diciamo fin dall’inizio: il fenomeno meteorologico di questa mattina ha i connotati della straordinarietà,
connotati che hanno di certo amplificato i disagi che la città ha subito e continua a subire in queste ore. Detto
questo, quanto accaduto merita interventi immediati e riflessioni profonde. Strade completamente impraticabili
(si pensi a Viale dei Normanni o a Viale Sant’Angelo), decine di tombini saltati per tutta la città, edifici allagati tra
cui numerose scuole (Contrada Matassa, Contrada Frasso), frane di fango sulla strada (nei pressi della comunità
montana): un vero bollettino di guerra, conseguenza innanzitutto di evidente mancata prevenzione da parte
dell’amministrazione comunale, ma soprattutto di quella scellerata gestione delle acque che ormai denunciamo
sistematicamente. Dopo aver visto i tombini saltare come mine e inondare le strade ci chiediamo se gli uffici
competenti abbiano la minima idea di come vengono incanalate le acque piovane oppure se il tutto è stato
sempre sottovalutato, sottodimensionato o del tutto ignorato soltanto per favorire, per fare un esempio, la
speculazione edilizia che nel frattempo ha divorato ettari ed ettari di territorio. Stessa cosa, ovviamente, vale per
la rete fognaria che non a caso, anche col bel tempo, sistematicamente presenta imbarazzanti falle e disfunzioni.
Lo diciamo chiaramente, noi crediamo che buona parte dei disagi siano causati dall’anarchia edilizia che domina
la città di Rossano, un’anarchia di cui questa e le precedenti amministrazioni comunali sono complici intascando i
soldi delle concessioni senza imbastire un minimo progetto urbanistico ed infrastrutturale, permettendo di
spianare colline, sbancare montagne, costruire lungo o addirittura sopra le fiumare, radere al suolo uliveti e
rendendo intere parti della città un’accozzaglia di palazzi. La frana verificatasi nei pressi della comunità montana,
proprio a valle di colline spianate ed in una zona costellata di nuovi edifici, ha riempito la strada di fango e detriti
rappresentando un episodio fortunato ma inquietante, che merita di essere sfruttato nell’unica maniera
possibile: verificare la sicurezza a 360 gradi di ogni progetto, edificio in costruzione o già terminato.
Azioni di questo tipo richiedono coraggio ed una visione complessiva e lungimirante della città e del territorio,
coraggio e lungimiranza di cui l’attuale classe dirigente è, nel migliore dei casi, miseramente sprovvista.
Altri episodi fortunati ma angoscianti sono quelli verificatosi nelle scuole. Gli interventi per ristrutturare gli edifici
scolastici sono da tempo oggetto di propaganda da parte di varie compagini pseudo-politiche, compresa quella
dell’attuale amministrazione comunale: non riuscivamo a credere ai nostri occhi quando abbiamo visto un’intera
ala dell’edificio scolastico di Contrada Matassa letteralmente allagata mentre i bambini, scioccati al pari delle
maestre, venivano caoticamente prelevati dai propri genitori. Si tratta di un episodio gravissimo che mette in
evidenza la politica irresponsabile e rovinosa delle istituzioni competenti in questo settore e la mancata messa in
sicurezza di un edificio ristrutturato da poco con ingenti somme di denaro pubblico. È necessario accertare le
responsabilità di quanto accaduto, le motivazioni, ma soprattutto intervenire immediatamente su tutti gli edifici
scolastici e sulla viabilità cittadina.
Infine non possiamo non sottolineare che, esattamente come temevamo, l’evento meteorologico di questa
mattina ha inesorabilmente trascinato nel nostro mare tutte le porcherie denunciate e fotografate nel letto del
torrente Citrea nelle scorse settimane, con buona pace degli interventi immediati, delle verifiche e della salubrità
del mare.

Movimento TERRA e POPOLO – Rossano