“La chiusura del carcere di Laureana di Borrello cozza contro ogni logica di politica”
redazione | Il 03, Ott 2012
E’ quanto afferma il consigliere regionale Candeloro Imbalzano
“La chiusura del carcere di Laureana di Borrello cozza contro ogni logica di politica”
E’ quanto afferma il consigliere regionale Candeloro Imbalzano
“La chiusura (‘temporanea’?) dell’unica struttura carceraria italiana a custodia attenuata, quella di Laureana di Borrello – modello positivo direttamente ed autorevolmente apprezzato in questi anni dai Ministri della Giustizia Castelli e Alfano, nonché dalle delegazioni nazionali e internazionali che l’hanno visitata – cozza contro qualsiasi logica di politica settoriale e rischia di vanificare quanto di straordinario si è messo in campo per dare dignità ai detenuti, soprattutto giovani, che hanno espressamente manifestato la scelta di un reale reinserimento, a pena scontata, nella società civile”.
E’ quanto afferma il Presidente della Commissione “Bilancio, Programmazione Economica ed Attività Produttive” del Consiglio regionale, Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente), nell’imminenza del Consiglio Comunale aperto, organizzato per venerdì nella cittadina pianigiana.
“Si tratta di una decisione, in un contesto penitenziario nazionale assai allarmante, in palese contrasto con il dettato della nostra Costituzione che prevede esplicitamente la possibilità per chi ha sbagliato – sottolinea Imbalzano – di potere intraprendere un percorso di riabilitazione e di reinserimento sociale, apprendendo un mestiere propedeutico ad un processo di inserimento lavorativo”.
Secondo Imbalzano, “Una scelta che vanifica gli sforzi di tutto il personale, a partire dalla Direttrice, che, dalla data di inaugurazione, ha tenacemente creduto nel modello costruito ed ampiamente condiviso dai detenuti, dalle loro famiglie, dal Dipartimento e dall’intera società civile”.
“Siamo fiduciosi che le generalizzate prese di posizione di amministratori, cittadini e rappresentanti istituzionali a tutti i livelli, farà ricredere chi ha dovuto assumere questa decisione, certamente dolorosa, nella consapevolezza che le difficoltà organizzative che l’hanno originata – conclude il consigliere regionale – non possono comunque annullare una eccellenza della stessa amministrazione penitenziaria e soprattutto, non possono abbattere quella speranza di cambiamento che, nella struttura di Laureana di Borrello, in questi anni si era faticosamente costruita”.