“La paura fa 90”
redazione | Il 26, Mar 2012
“Sarebbe bello analizzare il comportamento di certi mammiferi al profumo di amministrative”
“La paura fa 90”
“Sarebbe bello analizzare il comportamento di certi mammiferi al profumo di amministrative”
Riceviamo e pubblichiamo:
Nuovi, o per meglio dire, riproposti scenari vanno delineandosi nella giungla politica campese. Con l’arrivo della primavera, i primi giorni di sole tiepido, ecco annunciato il risveglio di alcune specie ormai da troppo tempo in letargo.
Interessante sarebbe analizzare il comportamento di certi mammiferi al profumo di amministrative.
Intorpiditi dalla lunga assenza, si risvegliano lentamente e si posizionano tra cespugli e rovi, attendono con sguardi languidi e sorrisi smaglianti, l’occasione giusta per potersi ricollocare. Sono avidi, affamati di potere, non condividono nulla se non l’interesse di collocarsi non certo per il bene del branco ma per un godimento personale.
Si avvicinano, stringono mani, offrono abbracci, la loro politica è basata su chiacchiericcio di piazza, su pacche sulla spalla e occhi strizzati. Niente contenuti, niente proposte, nessun momento di raccordo, condivisione, dibattito. Non hanno niente da proporre che se stessi, la loro miopia, la loro sordità, la loro assoluta incapacità di offrire un qualcosa di alternativo e di Diverso.
Amano l’immobilità, il tedio, l’inerzia. Lavorano incessantemente affinché tutto resti come prima, immutato. La motivazione è chiara: questi esemplari, non certo rari, vivono in questo ecosistema politico basato su accordi e inciuci che di certo non hanno l’obiettivo il benessere del paese ma che invece garantiscono la loro sopravvivenza, il coesistere con i loro simili. Vivono in branco che ha come regola sociale il tornaconto, l’egoismo e l’arrivismo.
E veniamo al pasto…. Sono ingordi di voti, ammaliano la gente che per pudore e per paura non sa dire di no.
Il rituale è sempre lo stesso. Puntano la preda, non la mollano finché essa non si concede totalmente, inerme e rassegnata. Iniziano con un atteggiamento amichevole disponibile, aprono un conto aperto con i bar della zona iniziando cosi l’operazione ” è pavatu”. La preda non può non sottrarsi a questo effimero gioco, dopo di che cominciano le eversioni di carattere politico, distorcono il pensiero, lo rendono piatto e inutile. Finché tutto si consuma, o quasi.
A volte però le prede non ci stanno, fuggono, si allontanano, si riparano e si fortificano. Forse non tutto quello che si pensa è inutile, forse è possibile meritarsi qualcosa di diverso che la solita fine da copione, forse è possibile nutrirsi di qualcosa di diverso che la solita minestra, forse è possibile cambiare le cose, forse l’equilibrio di questo ecosistema sta vacillando. E per uno strano scherzo della natura le prede diventano predatori…
Ecco che anche per questi mammiferi la paura fa sempre 90!
Segreteria Sandro Repaci Sindaco
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