“La visione del cosmo dagli antichi ai giorni nostri, tra scienza e letteratura”
redazione | Il 19, Lug 2013
Al via la XVIII Scuola estiva di astronomia di Stilo. Dal 22 al 26 luglio
“La visione del cosmo dagli antichi ai giorni nostri, tra scienza e letteratura”
Al via la XVIII Scuola estiva di astronomia di Stilo. Dal 22 al 26 luglio
La Società Astronomica Italiana, d’intesa con il MIUR, Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e l’Autonomia Scolastica in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica, la Provincia di Reggio Calabria e il Comune di Stilo, organizza la XVIII Scuola Estiva di Astronomia di Stilo: Astronomia e Astrofisica nella progettazione di percorsi formativi.
La scuola si svolgerà dal 22 al 26 di Luglio presso Stilo (Reggio Calabria)
Si può rendere lo studio delle discipline scientifiche più coinvolgente per gli allievi?
La Società Astronomica Italiana è impegnata da molti anni su questo versante, attraverso l’attuazione di percorsi didattici a contenuto storico-scientifico, orientati all’inserimento della scienza in un contesto interdisciplinare che consenta ai docenti delle diverse discipline di “catturare l’esperienza” degli scienziati e di comprendere i perché della scienza.
In continuità con questa linea di indirizzo, la XVIII edizione della Scuola di Stilo ha per tema:
«La visione del cosmo dagli antichi ai giorni nostri, tra scienza e letteratura»
Il tema proposto favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della discipline scientifiche e consente ai docenti di guidare gli studenti ad approfondire le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative.
Inoltre e soprattutto consente ai docenti di sviluppare negli allievi le conoscenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle discipline umanistiche, consente di enucleare le intersezioni tra i saperi.
La Scuola intende, così, costituire un incentivo all’insegnamento dell’astronomia, non come fatto puramente tecnico, ma come una ricerca, con immancabili dubbi e mancate risposte, come azione congiunta tra esperimento, osservazione e teoria, metodo scientifico e interazione tra scienza, tecnologia e società». In questa ottica l’astronomia e l’astrofisica diventano strumento di facilitazione dell’apprendimento delle discipline scientifiche, per un maggior coinvolgimento degli studenti.
Trenta docenti, provenienti da tutta Italia, grazie alla lungimiranza culturale e politica della Provincia di Reggio Calabria che da XVIII anni supporta questa iniziativa, si confronteranno sotto la guida di docenti universitari di riconosciuto prestigio su come rendere strettamente complementari i programmi degli insegnamenti di Scienze, di Chimica e di Matematica e Fisica, nell’ambito della revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico previsto dall’attuale riforma. L’auspicio è, che partendo da questa esperienza formativa i docenti inseriscano sulla base del Piano dell’Offerta Formativa, nei limiti del contingente di organico assegnato all’istituzione scolastica, approfondimenti di astronomia ed astrofisica ove non previsti tra le attività ed insegnamento.
La Scuola, alla presenza delle autorità, sarà aperta il 22 Luglio alle ore 17.00, dal professore Roberto Buonanno, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Teramo e presidente della Società Astronomica Italiana con una conferenza dal titolo: “Dante e le equazioni della Cosmologia medievale”.
Nei giorni a seguire ci saranno gli interventi: della prof.ssa Donatella Puliga, docente di lettere classiche presso l’università di Siena, che tratterà di: “Mundus Orbis Terra: le parole degli antichi per raccontare l’ Universo”; seguiranno le relazioni del prof. Fabrizio Bònoli, direttore della scuola e docente dell’Università di Bologna e del prof Elio Antonello, astronomo dell’Osservatorio Astronomico di Brera che parleranno dell'”Astronomia pre-copernicana.”
A seguire, in un ordine storico cronologico, ci saranno le relazioni dei professori Alberto Righini, Massimo Mazzoni, Fabrizio Mazzucconi, astronomi dell’Osservatorio di Arcetri Firenze, che attraverseranno il periodo che va da Keplero all’Astronomia del XX secolo.
Il professore Massimo Capaccioli, docente dell’Università Federico Secondo di Napoli, tratterà dell'”Astronomia inglese nel Settecento” ed il professore Massimo Mazzoni dell'”Astronomia nell’antica Cina”.
L’aspetto peculiare della scuola sono i gruppi di lavoro che i docenti costituiranno al fine di individuare i possibili percorsi didattici da proporre ai rispettivi Collegi dei Docenti. In questo conteso si inserisce l’intervento delle professoresse Silvana Comi ed Angela Misiano che presenteranno una unità didattica centrata sullo “Stupore dell’Artista e esplorazione dello Scienziato”.
Nello scenario della Chiesa di San Domenico in Stilo sarà replicato lo spettacolo teatrale: “Osservando il Cielo” diretto dalla professoresse Natalia Polimeni e Silvana Comi e già rappresentato al teatro Politeama di Siracusa di Reggio Calabria.
La scuola, pur se destinata ai docenti selezionati, visto l’alto contenuto culturale oltre che didattico è aperta a quanti, anche non docenti, fossero interessati agli argomenti oggetto delle relazioni.