“Liberariamo la pace” approda a Lamezia Terme
redazione | Il 09, Mag 2012
Il secondo incontro, della vetrina culturale promossa dalla presidenza della Provincia di Catanzaro e dedicata alle giornaliste italiane inviate di guerra, si terrà sabato e vedrà protagonista Tiziana Ferrario
di ANTONIETTA BRUNO
“Liberariamo la pace” approda a Lamezia Terme
Il secondo incontro, della vetrina culturale promossa dalla presidenza della Provincia di Catanzaro e dedicata alle giornaliste italiane inviate di guerra, si terrà sabato e vedrà protagonista Tiziana Ferrario
di Antonietta Bruno
Prosegue con successo la rassegna calabrese dedicata alle giornaliste italiane inviate di guerra, promossa dalla Presidenza della Provincia di Catanzaro e ideata e presentata dal critico e storico lametino Raffaele Gaetano. E dopo Maria Cuffaro, ospite poco più di due settimane fa al Teatro comunale di Soverato, la vetrina culturale in “tre atti” intitolata “Liberiamo la pace”, proseguirà il prossimo 12 maggio al Politeama di Lamezia Terme con la nota reporter Tiziana Ferrario. Ieri, intanto, la conferenza stampa di presentazione dell’evento, alla presenza, oltre che di Raffaele Gaetano, anche del presidente della provincia di Catanzaro Wanda Ferro.
Forte è stato l’invito alla partecipazione, e forte anche l’interesse suscitato, attraverso la stampa, di una prima edizione che entra nel vivo dei conflitti e nel difficile lavoro di chi, attraverso la sua professione, racconta la crudeltà della guerra. Gli interessi intrinseci, le ragioni vere e a volte sconosciute, le paure ma anche il fervore di dittatori che mirano al potere a suon di mortai. Un potere che inevitabilmente viene pagato a caro prezzo e che, purtroppo, continua a scrivere le pagine nere della nostra storia. Tutto questo lo ha raccontato la Cuffaro, inviata in India, Pakistan e Iraq, e aggredita appena un anno fa assieme al suo cameraman Claudio Rubino durante un servizio a Tunisi. Lo farà sabato prossimo Tiziana Ferrario, membro del direttivo della sezione italiana di “Reporters sans frontières” e inviata di politica estera nelle zone di crisi del Medio Oriente, dell’Iraq, del Sud Est Asiatico e dell’Africo. Lo farà ancora Monica Maggioni, inviata di guerra in Medio e negli Stati Uniti, nell’ultimo appuntamento calabrese. Tre donne, tre volti televisivi ma anche tre professioniste che attraverso le difficili missioni estere, hanno fatto del loro coraggio oltre che del proprio lavoro, uno strumento di conoscenza a favore della pace.
Non a caso il titolo scelto per la rassegna è “Liberiamo la pace”. Quella pace che in quei luoghi di confine appare così difficile da conquistare. Soprattutto di questo Raffaele Gaetano e Wanda Ferro hanno parlato durante la conferenza stampa del secondo appuntamento con la storia contemporanea. Di realtà difficili, di coraggio tutto al femminile e di denuncia di atti e fatti in parte omessi all’interno di servizi giornalistica. Verità finora nascoste, che Raffaele Gaetano, in un faccia a faccia con la giornalista Ferrario e le colleghe di quest’ultima, cercherà di tirare fuori attraverso testimonianze degli “orrori delle divise” e dei dolori “muti e dimenticati”, stanno inevitabilmente alla base di queste mission per la corretta informazione.
Quella corretta informazione che, tra le altre, ha registrato il 4 marzo del 2005 a Bagdad, l’assassinio dell’agente segreto italiano Nicola Calipari, ucciso da soldati statunitensi in Iraq, nelle fasi immediatamente successive alla liberazione dell’altra giornalista inviata di guerra, Giuliana Sgrena, rapita il 4 febbraio dello stesso anno da un comando armato mentre assieme al suo operatore, si recava in auto alla moschea di al-Mustafah per raccontare la vita e i drammi dei profughi di Falluja.
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