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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 29 DICEMBRE 2024

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“L’influenza del Decennio francese sul Meridione d’Italia”

| Il 19, Mar 2012

L’evento si terrà mercoledì a Catanzaro

“L’influenza del decennio francese sul Meridione d’Italia”

L’evento si terrà mercoledì a Catanzaro

 

 

L’Alliance Francaise Catanzaro, presieduta dalla professoressa Fernanda Tassoni, torna anche quest’anno a proporre al pubblico un interessante momento culturale. Nella Sala Concerti di Palazzo de Nobili, il prossimo mercoledì 21 marzo, alle 16.00, si terrà infatti l’incontro “L’influenza del Decennio francese sul Meridione d’Italia”. L’iniziativa è promossa in collaborazione con l’Università Magna Graecia di Catanzaro e con la Presidenza della Regione Calabria. Sul tavolo un tema cruciale, che porterà a riflettere tutti noi, all’indomani della chiusura ufficiale delle celebrazioni sul 150° Anniversario dell’Unità nazionale, ma anche nel pieno di una crisi economica che colpisce il Sud più delle altre aree del Paese, sulle cause più o meno riconosciute e gli eventi che ci hanno condotto fin qui. Con il contributo di studiosi del calibro di Nicola Ostuni, Docente di Storia Economica Dipartimento di Scienze Giuridiche, Economiche e Sociali dell’UMG Catanzaro; di Luigi Ventura, Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche, Economiche e Sociali dell’Umg Catanzaro; di Armando Vitale, Preside del Liceo Classico “P. Galluppi” di Catanzaro, e la partecipazione straordinaria dello scrittore francese Jean-Noel Schifano, profondo conoscitore del Sud Italia e soprattutto di quella che è la sua seconda patria, Napoli, si discuterà del cosiddetto “Decennio francese”. Epoca breve, eppure intensa e ricca di avvenimenti che avrebbero cambiato le sorti della futura Italia unita. Due re si succedettero sul trono del Regno di Napoli, Giuseppe Bonaparte, fratello di Napoleone, e Gioacchino Murat, suo cognato, mentre Ferdinando IV di Borbone fuggiva, come nel 1799, in Sicilia. All’insegna di una tormentata vicenda politica, si ebbe realmente una svolta in seguito al cambiamento dinastico, che vide sotto numerosi ambiti della vita (istituzionale, politico, civile e culturale) incidere sulle mentalità e sugli atteggiamenti individuali e collettivi. Col rientro a Napoli della dinastia borbonica, rimase perciò nei contemporanei la consapevolezza che non sarebbe stato più possibile tornare indietro. La ricchezza del dibattito intellettuale, gli elementi di mobilità, legittimarono il Mezzogiorno d’Italia ad essere a suo modo protagonista del processo risorgimentale e i suoi gruppi dirigenti a dialogare con l’Italia e con l’Europa. Questo patrimonio di uomini plasmati dalla collaborazione che diedero nelle istituzioni, nella stampa, nelle cariche pubbliche, nell’impegno militare, artistico, progettuale, al regime napoleonico rappresentò il miglior contributo del paese alla costruzione della successiva identità nazionale. Alla fine del dibattito, per le 19.30, è previsto il concerto “La voix des femmes”, incentrato su musiche di compositori francesi, con la soprano Daniela Benori e Cristina Crotti al pianoforte.

redazione@approdonews.it