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TAURIANOVA (RC), VENERDì 17 GENNAIO 2025

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“Locali e bar di Roma la nuova frontiera economica della ‘ndrangheta”

“Locali e bar di Roma la nuova frontiera economica della ‘ndrangheta”

| Il 25, Gen 2013

Lo scrive la Direzione nazionale antimafia (Dna) nella sua relazione 2012, consegnata ieri al Parlamento

“Locali e bar di Roma la nuova frontiera economica della ‘ndrangheta”

Lo scrive la Direzione nazionale antimafia (Dna) nella sua relazione 2012, consegnata ieri al Parlamento

 


ROMA – Bar e ristoranti, alcuni celeberrimi, di Roma nelle mani della ‘ndrangheta calabrese, locali considerati “una nuova frontiera degli investimenti” dell’ organizzazione criminale. Lo scrive la Direzione nazionale antimafia (Dna) nella sua relazione 2012, consegnata ieri al Parlamento, il giorno prima dell’omicidio nella capitale di Vincenzo Femia, boss 67/enne ritenuto il referente romano della cosca reggina di San Luca. Un’indagine che si è avvalsa della collaborazione delle Direzioni distrettuali antimafia (Dda) di Roma e Reggio Calabria – sottolinea la Dna – “ha consentito di ricostruire quella che può considerarsi una nuova frontiera degli investimenti della ‘ndrangheta calabrese”. “In particolare – si legge nella relazione -, l’indagine ha consentito di accertare che un numero rilevante di locali pubblici, bar, ristoranti tutti siti nella Capitale, erano nella mano della ‘ndrangheta. Per citarne solo alcuni, il noto locale Cafe’ de Paris, simbolo della dolce vita romana, il lussuosissimo ristorante George, il ristorante Federico I, nonché numerosi altri locali e società, beni mobili ed immobili per un valore di oltre 250 milioni di euro, tutti beni ritenuti riconducibili ad Alvaro Vincenzo ed intestati a nullatenenti prestanome. I beni sono stati sottoposti a sequestro anche in sede di Misure di Prevenzione”.