“Manca personale, saltano i processi nel reggino”
redazione | Il 21, Lug 2012
A riferirlo sono Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e il segretario regionale dello stesso sindacato Damiano Bellucci
“Manca personale, saltano i processi nel reggino”
A riferirlo sono Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e il segretario regionale dello stesso sindacato Damiano Bellucci
(ANSA) – CATANZARO – “Negli ultimi giorni non si sono potuti celebrare alcuni processi a carico di detenuti ristretti negli istituti della provincia di Reggio Calabria a causa della mancanza di personale di Polizia Penitenziaria”. A riferirlo sono Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e il segretario regionale dello stesso sindacato Damiano Bellucci. “La situazione di criticità – proseguono Durante e Bellucci – che oramai si protrae da tempo e che è determinata dalla carenza di personale di Polizia penitenziaria e della contemporanea celebrazioni di numerosi processi è stata da tempo segnalata sia agli uffici regionali dell’Amministrazione Penitenziaria, da tre anni privi di un Provveditore titolare, sia al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Allo stato l’unica iniziativa assunta, peraltro non condivisa dalla nostra organizzazione sindacale ed evidentemente non risolutiva delle problematiche esistenti, è stata quella di utilizzare il personale assegnato a Crotone per far fronte alle criticità della provincia reggina e del quale non si può non evidenziare, alla pari degli altri colleghi impiegati in regione, il quotidiano sacrificio che compiono al servizio del Paese e tra mille difficoltà utilizzando per viaggiare furgoni seppur senza detenuti, alzandosi tutte le mattine alle prime luci dell’alba per rientrare nella tardissima serata ed in alcuni casi anche in piena notte. Tutto ciò già sapendo, di dover ripartire la mattina seguente perché i servizi di missione si susseguono senza soluzione di continuità e senza la materiale possibilità di permettere il turn-over del personale interessato, impossibilitato a programmarsi la vita famigliare e sociale perché richiamato in servizio in continuazione e adesso anche dal congedo ordinario stante la recente disposizione del Provveditorato regionale di blocco del piano ferie estivo”. Per Durante e Bellucci “nei penitenziari calabresi la situazione è dunque sempre difficile non solo per il sovraffollamento dei detenuti che sono 3.000 di cui 67 donne a fronte dei 1890 posti disponibili ma anche per la mancanza di personale della Polizia Penitenziaria che è in continua diminuzione, infatti, nella provincia di Reggio l’istituto di Laureana di Borrello non è stato ancora dotato di una propria pianta organica mentre a Reggio, a fronte di una dotazione organica di Polizia Penitenziaria di 199 unità i presenti sono circa 175, e a Locri l’organico prevede 94 unità ma i presenti sono solo 65. A Palmi l’organico è fissato in 121 unità mentre i presenti sono circa 100”.
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