“Perchè Romeo è convinto che il gesto intimidatorio sia legato alla sua attività amministrativa?”
Giu 04, 2012 - redazione
Il Pdl di Taurianova interviene in merito al danneggiamento del kiweto di proprietà della famiglia del sindaco e chiede a quest’ultimo di parlare se è “a conoscenza di precise richieste, di pretese illegittime che il suo ufficio non avrebbe esaudito”
“Perchè Romeo è convinto che il gesto intimidatorio sia legato alla sua attività amministrativa?”
Il Pdl di Taurianova interviene in merito al danneggiamento del kiweto di proprietà della famiglia del sindaco e chiede a quest’ultimo di parlare se è “a conoscenza di precise richieste, di pretese illegittime che il suo ufficio non avrebbe esaudito”
Riceviamo e pubblichiamo:
Basta!!! Taurianova non può sopportare più, tacitamente, il crescendo di deprecabili atti delittuosi, che la mortificano, la umiliano e la ledono nella propria immagine, Taurianova non lo merita!!!
La coscienza civile di ogni singolo cittadino non può più sottacere dinanzi ad una progressiva escalation di atti intimidatori, vandalici, di violenza verso gli anziani, di furti e quant’altro.
Bisogna, necessariamente, avere la forza di dire basta! Si può fare, è un dovere di tutti, ma, soprattutto, di chi dichiara di volersi porre al servizio della comunità nell’esclusivo interesse della stessa: Associazioni, Movimenti e Partiti politici, Chiesa e Sindacati.
Siamo convinti che il tempo delle deprecabili strumentalizzazioni, delle parole al vento e dei proclami a effetto, ma vuoti di contenuti credibili, sia finito. La gente ne ha piene le tasche, pretende fatti concreti.
Taurianova ha necessità di essere difesa; qualsiasi soggetto che ne ha facoltà e possibilità deve tutelarne l’immagine, soprattutto chi, ahinoi, istituzionalmente oggi ci rappresenta, il Sindaco Romeo.
Per questo, come se non bastassero le azioni criminali in se, per rendere e proiettare una visione negativa di Taurianova agli occhi di chi ci guarda dall’esterno, riteniamo che le dichiarazioni stampa del Sindaco Romeo, rilasciate dopo il danneggiamento delle piante di kiwi di proprietà di suoi familiari, siano dannose per la comunità taurianovese e dichiaratamente funzionali alla tutela di posizioni personali, che riteniamo ormai non più difendibili.
Si è domandato Romeo perché, in questo caso, nessuno, ripetiamo nessuno, ha inteso esprimergli la benché minima solidarietà? Ci sarà un perché a questo silenzio assordante?
Se il Sindaco è davvero convinto, come già dichiarato per tutti gli altri precedenti episodi, che anche quest’ultimo fatto delittuoso sia da ricollegare al suo incarico elettivo, vuol dire che è a conoscenza di precise richieste, di pretese illegittime che il suo ufficio non avrebbe esaudito, insomma di fatti specifici.
Se così è, allora invitiamo il Sindaco Romeo di voler doverosamente e dettagliatamente riferire, alle Autorità competenti, perché è sotto tiro e quale sarebbe la vera motivazione che causa le intimidazioni.
Il Sindaco Romeo deve capire che, per crearsi un’immagine diversa da quella reale e discutibile, non basta dichiarare genericamente “…. Il taglio delle piante di kiwi è un chiaro sinistro messaggio da parte di chi non vuole accettare che questa Città sia amministrata nel rispetto più ampio delle leggi, dei regolamenti, della trasparenza e del vivere civile”. Con queste dichiarazioni, oltretutto, non si fa certo il bene della Città!
Possibile che il Sindaco Romeo non prenda in considerazione che il fatto delittuoso in questione potrebbe essere stato ingenerato da altre motivazioni, giacchè il kiweto danneggiato non è di sua personale ed esclusiva proprietà? Perché tanta certezza?
Taurianova è stata amministrata, nel tempo, da colori politici diversi e anche da uomini politici di spessore culturale e morale indiscutibili, come, ad esempio il compianto sen. Emilio Argiroffi (evitiamo di citare Biasi per non sembrare partigiani), tuttavia, mai sono accaduti fatti simili. E allora perché denigrare un’intera comunità con dichiarazioni che puzzano di demagogia allo stato puro? Quale lo scopo?
E che la finisca pure, il Sindaco Romeo, di pronunciarsi con slogan a effetto, come “qui la ndrangheta non entra” che, certamente, come già detto, non fanno più presa nei cittadini taurianovesi, se fini a se stessi, se non seguiti da azioni chiare e decise, se non si collabora, in modo pulito, con le forze dell’ordine.
A noi, questo slogan, copiato dalle targhe affisse nelle due entrate principali del Palazzo Comunale, proprio il giorno dell’insediamento del Sindaco Romeo, ci suggerisce una battuta spiritosa, anche se, al contrario, ci dovrebbe far piangere: si sono dimenticati che esiste, da sempre, una terza entrata, dal lato posteriore del Palazzo Municipale, ove, distrattamente, non è stata posta alcuna targa con il divieto di accesso per la ndrangheta; vuoi vedere che ne ha approfittato?
Infine, siccome abbiamo scritto che è giunta l’ora dei fatti concreti, concludiamo, dichiarando che qualora il Sindaco Romeo denunciasse alle Autorità competenti, fatti, nomi, circostanze e cause legati ai danneggiamenti subiti, noi ci schiereremmo immediatamente al suo fianco, senza se e senza ma, in difesa dell’istituzione comunale e saremmo pure fieri di lui. Sarebbe davvero molto bello, ma rimane un’utopia!
Questa volta, cari concittadini, la nostra piena e sincera solidarietà la esprimiamo alla Città di Taurianova.
P.D.L. TAURIANOVA
redazione@approdonews.it