E’ quanto ha affermato il segretario-questore del Consiglio regionale Nucera durante la celebrazione in onore del vigile Giuseppe Marino, trucidato sul Corso Garibaldi di Reggio nell’adempimento del proprio dovere

“Quello della Polizia locale è un corpo che dovrebbe essere il baluardo della sicurezza pubblica”

E’ quanto ha affermato il segretario-questore del Consiglio regionale Nucera durante la celebrazione in onore del vigile Giuseppe Marino, trucidato sul Corso Garibaldi di Reggio nell’adempimento del proprio dovere

REGGIO CALABRIA – “Ho partecipato con intensa commozione alla celebrazione eucaristica in memoria del ventennale della scomparsa del vigile Giuseppe Marino, trucidato sul Corso Garibaldi di Reggio nell’adempimento del proprio dovere”. E’ quanto afferma il segretario-questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera. “Ricordo ancora – prosegue Nucera – quei giorni tristi e difficili che la città dello Stretto viveva. Quello della Polizia locale è un corpo che dovrebbe essere il baluardo della sicurezza pubblica nonché il primo presidio di legalità per i cittadini. Marino cadde per onorare le funzioni che svolgeva. In quel tempo, la politica e i giornali consumavano fiumi di inchiostro, poi il silenzio, e, poco o nulla è stato fatto, ad oggi, per potenziare un settore indispensabile nella regolamentazione della vita comunitaria. Sono trascorsi 20 anni ma la Regione disciplina ancora l’intero sistema delle polizie locali con una legge superata dall’ammodernamento dell’apparato burocratico-amministrativo, dai nuovi traguardi conseguiti dalla tecnologia, e dalle nuove norme su ruoli e funzioni degli agenti di pubblica sicurezza”. “Dopo diversi incontri con le organizzazioni e le associazioni di rappresentanza dei corpi comunali e provinciali della Calabria, quale legislatore – sostiene ancora Nucera – ho sentito il dovere di predisporre un progetto di legge che innovasse in una diversa prospettiva, il governo della sicurezza delle città. Il quadro normativo entro cui gli agenti di polizia locale devono operare non può essere ancorato all’antico ma deve saper raccogliere le esigenze attuali di prevenzione e di assistenza dei cittadini. L’ampliamento dei compiti degli Enti Locali, cui vengono riconosciuti nuovi ruoli e funzioni, ha determinato un aumento dei poteri anche in capo alla Polizia Locale, in termini prevenzione, promozione e controllo ai fini della sicurezza. La Polizia Locale deve essere dunque ancora più vicina ai cittadini grazie ad un sistema organizzativo strutturato e capillare e deve svolgere un ruolo di prim’ordine nell’ambito delle politiche integrate di sicurezza che richiedono sempre più la collaborazione e sinergia fra i diversi corpi deputati alla garanzia della tranquillità e dell’ordine pubblico”.