Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 26 GENNAIO 2025

Torna su

Torna su

 
 

“Re Giorgio da ex comunista aspira ad un Pd “popolare?”

“Re Giorgio da ex comunista aspira ad un Pd “popolare?”

| Il 30, Apr 2013

Editoriale di Maurizio Compagnone

“Re Giorgio da ex comunista aspira ad un Pd “popolare?”

Editoriale di Maurizio Compagnone

 

 

La manovra di RE Giorgio è giunta al termine, gli ex comunisti del PD dopo un lungo round sono finiti all’angolo, ora temono il knock-out decisivo.
Il Lord Inglese con la massima diplomazia è riuscito nell’intento.
La demolizione di RE Giorgio, è frutto di un calcolo strategico, intenzionalmente non voleva che gli ex PCI capissero le sue manovre, e così è stato.
RE Giorgio ha lanciato i suoi “siluri tattici” con estrema precisione, ha colpito la corazzata PD ai fianchi per rallentarne l’affondamento, ogni passo è stato ponderato, per evitare accuse di impeachment.
Nelle settimane scorse, volutamente ha conferito un incarico limitato a Bersani, voleva impedirgli di arrivare alla formazione di un Governo troppo sbilanciato a Sinistra o peggio verso Grillo, la primavera è vicina e di uccellini ne volano tanti, qualcuno di questi affamato si è sicuramente depositato sul davanzale del Quirinale.
Re Giorgio è al secondo mandato, le bordate lanciate nel suo discorso ai parlamentari non è bastato, nella scarpa ancora un piccolo sassolino gli provocava fastidio, e appena assunto il reincarico si è tolto quell’impunito sassolino. Ha conferito incarico pieno al suo vice, Enrico Letta, una mossa strategica con cui ha voluto punire il contadino Bersani che dalle stelle è precipitato nelle stalle.
Perché questo sassolino era così fastidioso?
Nel 2011 Napolitano si è inventato il Governo Monti non per destabilizzare il PDL come tutti hanno creduto e il suo Leader. La nomina di Monti rappresentava un significato più alto, punire Bersani che con testardaggine continuava a travalicare le sue competenze, pretendeva che RE Giorgio sciogliesse le camere per ritornare al voto, certo di una grande vittoria del PD e della sua agognata nomina a Presidente del Consiglio.
La squadra era pronta, Presidente del Senato Finocchiaro, Presidente della Camera Franceschini e sulla falsa riga ci saremmo trovati Ministri nuovi ma con una biografia dal colore rosso..
Bersani non si è allineato alle direttive del Colle e Napolitano lo ha umiliato in tutti i modi trasformandolo in “un’anatra zoppa” e, con l’incarico a Letta, che si è astenuto dal partecipare alle finte primarie, ha lanciato un messaggio all’indisciplinato Bersani.
Napolitano si aspettava delle vere primarie non organizzate da un triunvirato del PD Bersani – Finocchiaro – Bindi. Oggi tutti e tre sono solo dei pessimi ricordi nella scena politica. Il prossimo passaggio del lungimirante Giorgio, un giovane vecchio, è affidare il PD al tandem Letta-Renzi, il primo al governo, il secondo a fare il segretario del partito.
Due ex Margherita.
Il PCI che aveva combattuto i democristiani per 40 anni, ora rischia di essere diretto dai loro acerrimi nemici per le loro beghe di potere, i suoi eredi saranno guidati dagli ex democristiani, tutto merito di un uomo coerente come Napolitano. Napolitano e i Centri Studi hanno dettato le linee guida per un nuovo popolarismo del XXI secolo. Le Balene sono enormi cetacei, i cuccioli nascono piccoli ma in poco tempo si sviluppano.

Maurizio Compagnone
Segretario Org. Dei Popolari Glocalizzati e
Opinionista della Gazzetta italo brasiliana