“Reggio chieda scusa a Claudio”
redazione | Il 15, Apr 2012
Partito democratico: “Il Sindaco Arena lo inviti a Palazzo San Giorgio e gli chieda scusa a nome della città. Lo stesso faccia il Direttore degli Ospedali Riuniti a nome dell’Azienda Ospedaliera cittadina”
“La vicenda di Claudio sia da esempio per un cambiamento di mentalità” – di Guido Ferrari e Simona Vescio (Fli)
“Reggio chieda scusa a Claudio”
Partito democratico: “Il Sindaco Arena lo inviti a Palazzo San Giorgio e gli chieda scusa a nome della città. Lo stesso faccia il Direttore degli Ospedali Riuniti a nome dell’Azienda Ospedaliera cittadina”
REGGIO CALABRIA – Il Sindaco Arena lo inviti a Palazzo San Giorgio e gli chieda scusa a nome della città. Lo stesso faccia il Direttore degli Ospedali Riuniti a nome dell’Azienda Ospedaliera cittadina. Un atto doveroso che servirebbe quanto meno, nell’immediato, ad alleviare il dolore della ferita inferta dalla ripugnante aggressione a sfondo omofobo subita l’altra notte da Claudio, che umilia la coscienza civica cittadina e colpisce l’intera città, facendone a pezzi la sua immagine.
Lo sconcerto e la preoccupazione per quanto accaduto, infatti, sono accresciuti dalla circostanza che, alla vile aggressione in pieno centro cittadino, abbia fatto seguito una ulteriore incivile violenza verbale nei suoi riguardi da parte di un operatore paramedico presso l’ospedale cittadino, dove era stato accompagnato per farsi medicare dalle ferite riportate.
Il ripresentarsi di azioni e comportamenti aggressivi e intolleranti nei riguardi di persone con orientamenti sessuali diversi, che non sono liberi di vivere la propria affettività, non può che suscitare repulsione e la più netta condanna.
La comunità civile reggina non si può permettere di tollerare episodi di questo genere. E’ ineludibile, pertanto, una pronta e ferma reazione dell’intera comunità cittadina a partire dalle sue istituzioni rappresentative.
Occorre, anzitutto, che da parte delle forze dell’ordine vengano assicurati alla giustizia i responsabili dell’aggressione squadristica e vengano assunti, da parte delle Direzione dell’Azienda Ospedaliera cittadina, provvedimenti adeguati nei confronti di chi si è reso responsabile delle ignoranti e miserevoli affermazioni nei riguardi di Claudio.
Assieme a tali risposte occorre che, accanto alla meritoria azione portata avanti da alcune associazioni, cresca e si sviluppi un impegno civile diffuso di denuncia e di contrasto di qualsiasi forma di aggressione fisica, provocazione verbale o atto di bullismo, nonché della messa al bando di forme di sottovalutazione di atteggiamenti e discorsi pubblici lesivi della dignità delle persone, che contribuiscono ad alimentare il terreno sul quale l’omofobia trova l’habitat congeniale per radicarsi e crescere.
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