“Restituire al comune di Motta Santa Lucia i resti di Villella significa rispettare la sua comunità”
redazione | Il 22, Gen 2013
E’ quanto ha dichiarato il sindaco di Lamezia Terme intervenendo sulla vicenda del cranio del brigante Giuseppe Villella, dopo che il consiglio comunale di Torino ha approvato una mozione di restituzione dei resti al comune d’origine e il tribunale lametino ha dato ragione in primo grado alla comunità di Motta Santa Lucia
“Restituire al comune di Motta Santa Lucia i resti di Villella significa rispettare la sua comunità”
E’ quanto ha dichiarato il sindaco di Lamezia Terme intervenendo sulla vicenda del cranio del brigante Giuseppe Villella, dopo che il consiglio comunale di Torino ha approvato una mozione di restituzione dei resti al comune d’origine e il tribunale lametino ha dato ragione in primo grado alla comunità di Motta Santa Lucia
Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, è intervenuto sulla vicenda del cranio del brigante Giuseppe Villella, dopo che il consiglio comunale di Torino ha approvato una mozione di restituzione dei resti al comune d’origine e il tribunale lametino ha dato ragione in primo grado alla comunità di Motta Santa Lucia. “Il Comune di Lamezia Terme – ha detto Speranza – condivide gli intenti del sindaco Colacino che si è mobilitato insieme al comitato “No Lombroso” per chiedere la restituzione del cranio di Villella esposto al museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso” di Torino. Restituire al Comune di Motta Santa Lucia i resti di Villella significa rispettare la sua comunità, la sua gente, la sua storia e l’identità locale senza pregiudizi ed etichette e significa rispettare l’uomo che ha il diritto di una sepoltura dignitosa nel paese che gli diede i natali”.