“Sul riordino delle Province discussione inutile”
redazione | Il 20, Ott 2012
E’ quanto afferma il consigliere regionale dell’Idv Giuseppe Giordano
“Sul riordino delle Province discussione inutile”
E’ quanto afferma il consigliere regionale dell’Idv Giuseppe Giordano
“Ritengo che la Calabria di tutto abbia bisogno tranne che di discussioni inutili. Questa regione, soprattutto con l’aria che si respira nel Paese, meriterebbe di più. E sui temi come il riordino dell’architettura istituzionale, senz’altro approfondimenti seri e non fiumi di retorica”. Lo afferma il consigliere regionale di Idv Giuseppe Giordano, a proposito del dibattito sul riordino delle Province che si è svolto ieri in Aula a Reggio Calabria. “Quattro ore di discussioni sul nulla – aggiunge Giordano – quando, viceversa, si poteva ragionare costruttivamente, anzitutto sulla grossa opportunità che ci è offerta dall’istituzione della città metropolitana per Reggio Calabria. Il documento che si voleva far passare con la mia contrarietà, aveva come effetto quello di ritardare i processi di realizzazione dell’area metropolitana. Ossia una delle poche occasioni su cui questa grande città del Mezzogiorno può puntare con determinazione per rimettersi in carreggiata assieme alle sue innumerevoli energie positive. Cosi come – spiega l’esponente di Idv – si poteva fare un dibattito sui rischi che il regionalismo corre a causa della riforma del Governo del titolo V della Costituzione con cui, in sostanza, approfittando dei venti dell’antipolitica giustificati da scandali vergognosi, si vorrebbe tagliare quel pezzo di democrazia dal basso garantito dalla Costituzione. Le Province, lo diciamo da tempo come partito e sarebbe ora che anche le altre forze politiche parlassero chiaro, sono indifendibili. Il compito a cui siamo chiamati non è insistere su ciò che non ha futuro, ma quello di sviluppare i temi da cui si può ottenere molto, a partire dalla città metropolitana, senza dimenticare l’urgenza di rendere efficiente, attraverso una nuova progettazione, la filiera di enti pubblici e privati, penso ai comuni delle aree interne, istituzioni ed associazioni disseminati sul territorio e che hanno con i cittadini un contatto immediato”. Ancora Giordano: “Proporre ricorsi costituzionali contro la riduzione delle Province, è coerente con una vecchia metodologia politica che mira a salvare lo status quo anche quando lo status quo è palesemente compromesso. Si ha invece bisogno di individuare percorsi di riforma veri, economicamente sostenibili e con cui orientare la spesa pubblica sugli obiettivi dello sviluppo economico e del rilancio dell’occupazione. Insomma – conclude Giordano – se in queste discussioni non ci diamo come target l’Europa e non valorizziamo ciò che di buono, ed è ancora tanto nonostante i tanti errori, è rimasto del regionalismo, rischiamo di dare una mano a quel filone di pensiero secondo cui i popoli nell’economia global si governano attraverso oligarchie sovranazionali allergiche ad ogni controllo democratico”.