“Questa squadra ha coraggio e grinta” L’orgoglio di Jack Sintini della Tonno Callipo
Il match di ieri pomeriggio tra i calabresi e i lucani è stato
caratterizzato da svariate emozioni. Una partita che sembrava non
terminare mai e che ha lasciato col fiato sospeso per i primi quattro
set i 1500 spettatori presenti. Le due squadre hanno lottato pallone su
pallone mostrando carattere e abnegazione. Una partita che Sintini e
Mastrangelo hanno sintetizzato così; il palleggiatore giallorosso: “E’
stata una gran bella partita, loro sono una bella squadra. Abbiamo
mostrato coraggio e grinta, sono orgoglioso per come abbiamo affrontato
le difficoltà”. Il coach del Matera: “Mi auguravo di giocarmela al
quinto set così come è accaduto. Siamo riusciti a rimanere in partita,
ma al tie-break maledetta P1”
Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia-Domar Matera è stata la partita
delle emozioni, delle occasioni perse (vedi la mancanza di concretezza e
lucidità dei giallorossi nel finale del terzo set), del bel gioco (a
tratti si è vista veramente una pallavolo di altissimo livello), ma
anche dei tanti errori (tecnici e arbitrali). È stata anche la partita
del pubblico, delle 1500 persone accorse al palazzetto per sostenere la
squadra del presidente Pippo Callipo. E’ stata la partita dei tifosi
materani giunti in quaranta dalla Basilicata che hanno urlato la loro
voce, è stata la partita dei tifosi della Fossa Giallorossa vibonese,
sempre pronti a urlare il loro tifo e a far sentire il loro rullo di
tamburi. E’ stata la partita degli ex giallorossi, con ben 4 ex presenti
tra le fila del Matera capitanati dal loro coach Vincenzo Mastrangelo.
Il tecnico di Gioia del Colle ha fatto parte dello staff tecnico della
Tonno Callipo per tre stagioni (dal 2010 al 2013) nel ruolo di secondo
allenatore. Mastrangelo è stato accolto dai suoi ex tifosi con una targa
ricordo dagli esponenti della Fossa Giallorossa. E’ stata la partita
degli opposti: Gavotto da un lato (24 punti) e il giovane Villena (altro
ex) dall’altro (27 punti per lo spagnolo). E’ stata anche la partita dei
palleggiatori, con Sintini e Pinelli (ottima la prova del regista di
scuola modenese) pronti a duellare a colpi di estro e fantasia. E’
stata, infine, la partita della solidarietà con la campagna di
sensibilizzazione “Free Ghoncheh” a sostegno della ragazza
anglo-iraniana Ghoncheh Ghavami. E’ stata la partita del ricordo delle
vittime della strada nella Giornata mondiale ONU. Una giornata,
peraltro, neanche a farlo apposta, segnata da un tragico incidente sulle
strade calabresi (sull’arteria che taglia in due la catena montuosa
dell’Aspromonte tra lo Jonio e il Tirreno) che ha coinvolto due
autovetture nel quale sono morte sei persone. Un match carico di
adrenalina e di tensione psicologica e sportiva ben sintetizzato a caldo
da due dei protagonisti: il palleggiatore della Tonno Callipo Sintini e
il tecnico della Domar Matera Mastrangelo
Giacomo Sintini (palleggiatore Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia):
“Sono molto contento, non voglio parlare degli arbitri, hanno avuto
delle difficoltà e secondo me hanno commesso molti errori. Non voglio
però parlare di loro perché è stata una gran bella partita. Noi abbiamo
fatto un ulteriore passo avanti, queste partite ci servono molto per
crescere perché dobbiamo imparare a lottare alla pari sempre punto su
punto. Abbiamo fatto una grande reazione giocando un gran tie-break.
Stiamo crescendo in consapevolezza, sono orgoglioso per come abbiamo
affrontato le difficoltà. Questa squadra ha coraggio, ha grinta, abbiamo
ancora dei difetti che limeremo, ma abbiamo cuore e sono veramente
fiducioso. Siamo sulla strada giusta”
Vincenzo Mastrangelo (allenatore Domar Matera): “Mi auguravo una partita
così, di arrivare sul 2-2. Lottare alla pari con una squadra come la
Tonno Callipo è sintomo che siamo una squadra che merita rispetto da
parte di tutti. Nel corso della settimana ero convinto che la mia
squadra avrebbe fatto una gran partita stante il rispetto nei confronti
di un avversario costruito per vincere il campionato. Siamo stati sempre
lì, ho detto ai ragazzi che la partita poteva girare. Siamo stati bravi
a chiudere nei finali di set. Poi maledetta P1 al tie-break, ho pensato
ad offendere piuttosto che a difendere con la battuta di Pinelli. Un
errore che non ripeterò più. Qui ho passato tre anni che rimarranno nel
mio cuore, ho conosciuto una famiglia straordinaria come la Callipo.
L’accoglienza dei tifosi è stata straordinaria nel ricordo di tante
gioie vissute insieme”